Alda D’Eusanio (conduttrice e opinionista Tv)   Roma 23.11.2020

                    Intervista di Gianfranco Gramola

“Il mio grande hobby è la lettura. Leggo moltissimo e dico sempre che io leggo per “legittima difesa” (risata) e la mia passione è cercare di imparare il più possibile perché mi piace la conoscenza”

Alda D'Eusanio è nata a Tollo (Chieti) il 14 ottobre del 1950. Dopo la laurea in sociologia, diventa giornalista professionista il 9 giugno 1988. Dal 1988 al 1994 conduce il TG2 Stanotte, e nella stagione 1994-1995 il TG2 delle 19:45, edizione principale della testata. In seguito è conduttrice e autrice di vari programmi televisivi, come il rotocalco pomeridiano “L'Italia in diretta” nella stagione 1995-1996 (reintitolato in seguito La cronaca in diretta e poi ancora “La vita in diretta”) e il settimanale di attualità “Domani è un altro giorno” nel 2000. Il programma televisivo per cui è più conosciuta è il talk show “Al posto tuo”, in onda il primo pomeriggio su Rai 2, iniziato nel 1999 e da lei ideato e condotto fino al 2003, diventando il programma leader nella fascia oraria del primo pomeriggio nelle stagioni 1999-2000, 2000-2001 e 2001-2002. In questo periodo è alla guida anche di alcune trasmissioni di prima serata sempre dello stesso genere di “Al posto tuo”, come “Batticuore” su Rai 2 nella primavera del 2001, programma in cui coppie conosciutesi tramite chat s'incontravano dal vero per la prima volta, e “Un pugno o una carezza” in onda in prima serata su Rai 1 nella primavera del 2002. Nella stagione 2003-2004, è sostituita da Paola Perego alla conduzione di Al posto tuo, ma conduce “Qualcosa è cambiato”, in onda su Rai 1 in prima serata nei primi mesi del 2004. Dopo un periodo d'inattività torna in televisione nell'estate del 2006 con un genere per lei inedito, il quiz, con la trasmissione estiva di Rai 1 “Il malloppo”. Nella primavera del 2007 propone un nuovo programma nel pomeriggio di Rai 2: il talk show “Ricomincio da qui” (confermato anche nella stagione successiva 2008-2009) e nelle estati del 2008 e nel 2009 il programma di prima serata “Ricominciare” in onda sempre su Rai 2. Nella stagione televisiva 2009-2010 “Ricomincio da qui” è cancellato, e la D'Eusanio presenta sempre su Rai 2 dal 4 ottobre 2009 per dieci puntate il programma “Ci vediamo domenica”, trasmesso nella tarda mattinata domenicale. In attesa di una nuova trasmissione, è apparsa come ospite in vari programmi televisivi di Rai e Mediaset. Il 24 gennaio 2012 è stata travolta da una motocicletta mentre attraversava di poco fuori dalle strisce pedonali in corso Vittorio Emanuele a Roma, riportando una frattura occipitale e alcune emorragie. È stata subito ricoverata al Policlinico Agostino Gemelli. A seguito dell'incidente, è stata in coma ed ha intrapreso una terapia riabilitativa neurologica.

Intervista

Alda D’Eusanio è sul treno che da Milano la porta a Roma.

Alda, come stai vivendo questo mezzo lockdown?

Il mezzo lockdown lo sto vivendo come tutti gli italiani, con il massimo della responsabilità, nel senso che sappiamo bene che il virus esiste, che crea grossissimi problemi, per cui per la mia salute e la salute degli altri, rispetto tutte le regole. Confesso che giro molto per via del mio lavoro e vedo le realtà che si vivono e la cosa che mi preoccupa molto è il panico che c’è. C’è il panico, c’è la disperazione nel vero senso della parola. Quando parlo con gli esercenti, con i gestori dei teatri e dei bar, ecc … vedo un paese dove la gente è in ginocchio, disperato perché vede un futuro nero. Quindi vivo questo momento come un momento di preoccupazione per la situazione economica, con gran dispiacere perché è un paese che non si è attrezzato come andava fatto. Vedo anche tutto quello che nel nostro paese non funziona, guarda il caso Calabria. Quindi è un momento di grandissima tristezza.

Tu sei una persona molto istintiva. Questo lato del tuo carattere ti ha danneggiata?

Il lato del mio carattere è l’impulsività emotiva. Ti faccio un esempio. L’altro giorno due ragazzi, lei incinta, mi hanno fermata dicendomi piangendo: “Abbiamo fame, viviamo in un camper”. Allora li ho accompagnati in un supermercato per comprare loro qualcosa da mangiare, un panino. Ho detto loro di prendere quello di cui avevano bisogno. Mi sono trovata a pagare 92 euro, perché si sono presi detersivi, shampoo e altre cose. Quindi erano ragazzi che non avevano fame, ma cercavano qualcuno da truffare. Adesso c’è questa nuova cosa di ragazzi che con la scusa del “abbiamo fame”, ti impietosiscono e poi ne approfittano. Questo esempio per farti capire la mia impulsività emotiva, perché cerco di aiutare comunque, non riflettendo faccio delle cose di cui poi mi  pento. Questo lo faccio sia in azioni quotidiane, sia nel lavoro, questa cosa mi danneggia perché da una parte come nel caso di questi ragazzi, mi fa sentire una cretina e dall’altra, parlando di lavoro,   perché se mandi a quel paese i potenti, poi lo paghi.

Quando non lavori, curi delle passioni, hai degli hobby? Fai collezioni?

Non faccio collezioni, Gianfranco. Però il mio grande hobby è la lettura. Leggo moltissimo e dico sempre che io leggo per “legittima difesa” (risata). Poi mi sono iscritta al Conservatorio, cerco di imparare a suonare la fisarmonica e cerco di imparare l’inglese. Il mio hobby, la mia passione è cercare di imparare il più possibile. Mi piace la conoscenza, il conoscere il più possibile.

In un’intervista hai detto “All’isola dei famosi, neanche morta”. Sei contraria ai reality o solamente all’Isola dei famosi?

Neanche morta ad andarci. Andare all’Isola dei famosi per morire di fame e farsi mangiare vivi dalle zanzare, solo per farsi vedere in televisione, questo no. E’ un reality molto duro e chi ci va accetta delle regole di sopravvivenza che sono veramente dure. Non hai luce, non hai gas, hai pochissimo da mangiare, non puoi leggere. E’ una cosa terribile.

Fra colleghi hai trovato più rivalità o complicità?

Rivalità. Quando gli spazi sono piccoli e i talk  sono tanti, scatta la rivalità. Non da parte mia, lo dico con umiltà, ma anche con molta sincerità. Non sono mai stata rivale con gli altri, però gli altri lo sono stati con me.

Quanto ti influenza l’oroscopo nella  vita quotidiana?

Zero. Qualche volta per curiosità lo leggo per vedere se ci azzecca. Non seguo gli oroscopi e se leggo “Oggi uscite, è il vostro giorno fortunato”, io non esco. Esco se devo uscire, non perché me lo dice l’oroscopo. Non puoi farti condizionare la vita dall’oroscopo.

Hai mai avuto dei fan un po’ troppo invadenti?

No, Gianfranco. Non ne ho mai avuti.

Se ti dico Marco Pannella, che mi dici?

E’ stato uno dei più grossi personaggi della politica del nostro paese. Una persona alla quale l’Italia deve molto per quanto riguarda il suo impegno politico e ogni paese civile per progredire dovrebbe avere un Marco Pannella.

Ricordo quando in diretta tv ti ha regalato un panetto di hashish …

Si, è vero. Lui era un grandissimo provocatore.

Hai scritto il libro “Il peccato in Parlamento”. Quando scriverai un libro dove ti racconti, fra pubblico e privato?

Il libro “Il peccato in Parlamento” l’ho scritto sul fenomeno di Cicciolina dopo che Marco Pannella l’aveva candidata al Parlamento. Allora ho scritto questo libro e mi sono divertita molto nel conoscere questo mondo, parlo del mondo del porno, quando tutti attraverso i media e i giornali parlavano dell’ascesa di questa pornostar. Quindi era un libro sociologico. Io non sono un fenomeno sociologico, però parlerò e racconterò di me in una pièce teatrale, in occasione dei miei 70 anni, sul palcoscenico al teatro-Off di Roma, che è un teatro che sta in via Giulia 20 e il debutto dovrebbe essere il 22 o il 23 dicembre, ma credo che verrà rinviato perché questo mezzo lockdown continuerà e non credo che a dicembre saremo aperti. Comunque in questo debutto teatrale racconto i miei 70 anni e racconto anche la storia d’Italia.

Leggevo la tua storia e dell’incidente che ti ha portato al coma. Tu credi a quelli che escono dal coma sentendo la voce dei propri beniamini? Ultimamente una ragazza s’è svegliata sentendo la voce di Francesco Totti.

Io credo a quello che ho vissuto, ma non perché sono come San Tommaso. Io non ho sentito nulla di tutto questo. Posso soltanto dire ciò che ho condiviso con tutti quelli che sono usciti dal coma, che hanno raccontato la stessa esperienza, cioè che quando sei in coma sei nella luce più totale, nel benessere profondo, proprio perché non c’è più il corpo, non hai sensibilità nel corpo e non hai dolore fisico. Lo stato di coma, chiamato anche stato di premorte, è una situazione di grande libertà e in un certo senso di benessere e di serenità, perché non hai dolore e sei energia pura. Questa è una cosa che ho vissuto e che condivido con tutti gli altri che raccontano la stessa esperienza. Tutti quelli che escono dal coma, raccontano questo. Poi se ti svegli perché senti la voce di qualcuno, questo non lo so, io non ho sentito nulla.

Un domani, come vorresti essere ricordata?

Bella domanda che mi fai Gianfranco. Come una brava persona è banale. Come una guerriera, perché le guerre le ho fatte. Come una persona bella e intelligente. Vorrei essere ricordata come una che non le ha mai mandate a dire a nessuno, neanche ai potenti.