Claudio Guerrini (conduttore radiofonico e televisivo)         Roma 6.6.2018

               Intervista di Gianfranco Gramola

Per fare la radio, come anche la televisione, bisogna imparare tantissimo da quelli bravi, guardarli, studiarli, vedere come si muovono in televisione, il tono della voce che usano in radio e poi alla fine far uscire un prodotto mettendoci del proprio

Il suo sito ufficiale (in allestimento) è www.claudioguerrini.it

Claudio Guerrini è nato a Roma il 27 marzo del 1972. Inizia la sua carriera in piccole emittenti radiofoniche romane. In breve tempo raggiunge il successo collaborando con network radiofonici nazionali come Radio Subasio, Radio Kiss Kiss e Rtl 102.5. Collabora per due anni con Rai Radio 1, dove presenta nei weekend un programma di musica e collegamenti con grandi eventi sportivi. Nel 2000 esordisce a RDS, come animatore dello spazio quotidiano dalle 14 alle 16. Dal 2013 al 2016 conduce il programma pomeridiano di RDS con Rosaria Renna (dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18) diventando in breve tempo una delle voci più apprezzate dagli ascoltatori, per la sua ironia e spontaneità. Dal dicembre 2016 ha come partner la showgirl Roberta Lanfranchi. Il loro programma va in onda quattro ore al giorno (dalle 15 alle 19) per sei giorni alla settimana (dal lunedì al sabato). Attualmente, è il programma con maggiore spazio all'interno del palinsesto dell'emittente romana.

Carriera televisiva

Partecipa come opinionista a vari programmi musicali, tra cui X-Factor e Star Academy. Nel 2012 conduce su Rai 5 insieme a Cecilia Dazzi il programma 'Tutto in 48 ore', sfida tra giovani registi nella realizzazione di un cortometraggio in sole 48 ore. Nel 2013, subentrando a Paolo Belli, conduce la 'International Roller Cup', evento internazionale dedicato agli sport sui pattini, trasmesso in diretta, dal PalaPanini di Modena, negli Stati Uniti su ESPN America e in Italia su Sport Due. Nel 2014 è protagonista delle candid camera di 'Salute - Istruzioni per l'uso'. Presenta il 'Festival Ballet', contest nazionale di danza, in onda sulle emittenti del circuito nazionale Gold TV. Conduce, per il secondo anno consecutivo, la 'International Roller Cup', trasmesso in 57 paesi nel mondo, in Italia su Nuvolari. Confermato alla conduzione del 'Festival Ballet' anche nel 2015, in onda ancora su Gold TV, nello stesso anno esordisce come telecronista sportivo alla 'International Roller Cup', commentando le esibizioni degli atleti per Fox Sports (Italia). Nel corso del 2016 partecipa come ospite a Estate in diretta e La vita in diretta su Rai 1, mentre conduce su Nuvola61 'Festival Ballet' e il concorso di bellezza 'Miss Monnalisa'. Nel 2017 partecipa, con veloci incursioni dal backstage, al talent comico di LA7 Eccezionale veramente e torna nel mondo sportivo con la conduzione di 'Storyboard', otto puntate monografiche su grandi campioni di varie discipline, in onda su Sportitalia. Nello stesso anno inizia a collaborare col magazine Vero, firmando la rubrica settimanale di critica televisiva 'Teleracconto'. Dal 16 ottobre 2017 entra a far parte, come inviato, della trasmissione Buono a sapersi di Rai 1 con Elisa Isoardi.

Eventi

Dal 2007 presenta i preshow dei concerti di Vasco Rossi negli stadi italiani. Nel 2011 e 2012 presenta i concerti negli stadi di Luciano Ligabue. È conduttore e animatore di concerti di grandi band e artisti, come R.E.M., Alex Britti, Elisa, Irene Grandi, e molti altri. Nel 2014 presenta sul palco di piazza Plebiscito a Napoli, davanti a 100.000 persone, il Nutella day. Conduce poi la serata finale di Miss Universo Italia. Dal 2015 è uno degli animatori dei tour ufficiali di RDS. Nel 2016 è tra i protagonisti, con Laura Barriales, Alvin e Petra Loreggian, del 'Tim Party' al PalaLottomatica di Roma. Nello stesso anno conduce con Manila Nazzaro e Carolina Rey le 'Giornate del Cinema' di Maratea. Il 1º luglio 2017 sale sul palco dello storico Modena Park 2017 per presentare il concerto record di Vasco Rossi. Il 23 aprile 2018 presenta la quinta edizione del Premio Anna Magnani nella Sala Fellini di Cinecittà.

Radio

Radio Rai 1 (1995-1996) - Radio Subasio (1996) - Radio Kiss Kiss (1997) - Rtl 102.5 (1998) - RDS (2000-oggi)

Programmi televisivi

Chef per un giorno (LA7, 2006-2010) Voce narrante – Paint your life (Real Time, 2006-2013) Voce narrante – Takeshi’s Castle (GXT, 2011) Commentatore per l'edizione italiana - Tutto in 48 ore (Rai 5, 2012) Conduttore - International Roller Cup (Nuvolari, Fox Sports, 2013-2016) Conduttore - Festival Ballet (Gold Tv, Nuvola61, 2014-2016) Conduttore - Miss Monnalisa (Nuvola61, 2016) Conduttore - Storyboard (Sportitalia, 2017) Conduttore - Buono a sapersi (Rai 1, 2017-2018) Inviato - La prova del cuoco (Rai 1, 2018) Inviato.

Ha detto:

- Dopo centinaia di interviste e incontri sono diventato un po’ duro e difficile. Ma l’umanità e la spontaneità di Will Smith e l’energia e l’entusiasmo di Shakira mi hanno colpito e piacevolmente sorpreso.

- Laura Pausini, forse l’artista italiana più vera, spontanea, sincera che io abbia conosciuto. Intervistarla non è piacevole, è semplicemente uno spasso.

- Da bambino ero indeciso su cosa fare da grande: tennista, calciatore, avvocato, giornalista, presentatore … E’ finita così: ho giocato un po’, ho preso una laurea in legge e ora faccio radio, tv e ho una rubrica su un noto magazine. Tutto sommato, non posso lamentarmi.

- Con una sorta di cauto ottimismo, critico e ragionato. Viviamo una fase complicata, siamo artefici del nostro destino. Spero sapremo volerci bene e regalarci un futuro sereno.

Intervista

Ciao Claudio, com'è nata la passione per la radio?

La passione per la radio ce l’ho praticamente da sempre, da quando ascoltavo le radio locali, ossia fin da quando ero bambino. Le radio locali mi sembravano uno spirito libero, di fronte al modo di condurre dei presentatori della Rai. A parte Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, il resto era molto professionale e un po’ ascetico. Quindi mi piaceva questa libertà dei disk jockey, il loro modo di giocare, di ridere e quello di improvvisare. Io sono sempre stato un improvvisatore, anche a scuola, quando non ero preparato, improvvisavo. Quindi ho cominciato a divertirmi facendo un po’ di questa mia arte del cazzeggio, dell’improvvisazione, un lavoro, lavorando agli inizi nelle radio locali romane. Mi piaceva moltissimo questo senso assoluto di libertà, di giocosità. Poi mi sembrava un lavoro non lavoro e mi son chiesto più volte “cosa c’è di più bello di fare un lavoro che piace”.  

I tuoi genitori sognavano un futuro diverso per te?

Speravano facessi l’avvocato. Io sono laureato in giurisprudenza. Quindi speravano in una carriera nell’ambito della giustizia. Mia madre lavorava alla Corte Costituzionale e quindi sperava seguissi la sua strada come avvocato o magistrato. Io sono un po’ giustiziere, perché a me piace il rispetto delle regole e sono un po’ fissato anche con certi criteri e caratteri che sono più nord europee che italiani. Mi sono preso la laurea come “piano B” e mi sono detto che se non va il lavoro in radio, c’è sempre la laurea nel cassetto. Il lavoro in radio va benissimo, quindi la laurea intanto resta nel cassetto e penso di non esercitare più la professione dell’avvocato. Comunque i miei genitori sono stati contenti ugualmente

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No, non c’ho mai pensato, perché tutto sommato tra i tanti difetti che mi riconosco, il nome e il cognome mi suonano bene. Fin da quando ero piccolo facevo la autopresentazione, tipo “Ecco a voi Claudio Guerrini”. Mi sembrava che suonasse bene. Di  solito quelli che si mettono un nome d’arte è perché hanno un nome un po’ strano.

Chi è il tuo partner ideale in radio?

Adesso sto lavorando con Roberta Lanfranchi, quindi sarebbe banale dire che mi sto trovando molto bene con lei. Tra l’altro stiamo ottenendo grandissimi risultati per via degli ascolti. Il nostro programma del pomeriggio secondo i sondaggi, ha fatto veramente dei numeri molto importanti. Quindi con Roberta mi trovo molto bene, perché lei è una ragazza simpatica, solare, è precisa, è ordinata e quindi il contrario di me che sono come dicevo prima un improvvisatore. Lei invece si prepara, il giorno prima comincia a pensare a quello che dobbiamo fare il giorno dopo. Essendo mamma e maestra (ha il diploma di maestra, ndr) è abituata ad organizzarsi ed è sempre pronta a riprenderti su tutto. Lei è perfettamente complementare con me, cioè colma tutte le mie lacune in maniera perfetta. Quindi con lei mi trovo molto bene. Se dovessi scegliere un partner maschile per fare un programma insieme, una sinergia radiofonica, sceglierei Linus. Lui è sempre stato il mio faro dal punto di vista della  conduzione radiofonica. 

Hai mai pensato ad una trasmissione in radio ideata e condotta da te?

Si, c’ho pensato, ma per i talk nazionali è utopico. I network sono molto strutturati già con una scaletta, con gli autori, con un format. Ti dico la verità, ho pensato a un format televisivo ideato e condotto da me. Le radio sono già molto programmate, come RDS. E’ difficile entrare con un progetto che magari si discosti totalmente dal resto della programmazione. Mentre invece per la televisione ho un paio di progetti con degli amici autori che non posso dire, perché se no mi fregano le idee.

Ad un ragazzo che vuole fare una carriera come la tua che consigli daresti?

Carriera come la mia, Gianfranco, mi fai sentire vecchio (risata).

Hai fatto tantissime cose …

Si, è vero. Tra radio, televisione, eventi, ecc … ho fatto anche un paio di apparizioni cinematografiche , inoltre scrivo. Forse faccio pure troppe cose, dovrei farne meno. Comunque ad un ragazzo consiglierei di ascoltare e di guardare tantissimo, se uno vuole fare radio e televisione. La radio oggi come nel caso mio e di tanti miei colleghi, non è più l’unico obiettivo di un ragazzo che vuole fare comunicazione. Io stesso ero fissato con la radio, poi ho iniziato a fare televisione, a fare serate e a presentare eventi. I malati di radio c’erano più negli anni  ‘70 / ’80. Quindi per fare la radio, come anche la televisione, bisogna imparare tantissimo da quelli bravi. Scegliere alcuni speaker di quelli bravi, guardarli, studiarli, vedere come si muovono in televisione, il tono della voce che usano in radio e poi alla fine far uscire un prodotto mettendoci del proprio. Credo che i grandi pittori prima di inventare importanti opere, abbiano osservato attentamente i quadri dei loro predecessori: l’allievo che supera il maestro.

Progetti per questa estate e per l’autunno?

Io mi sono appena fermato con “Buono a sapersi”, il programma con Elisa Isoardi, che è finito il 1° di giugno. Quindi dal punto di vista televisivo è un’estate di pausa. Ci sono delle prospettive a settembre, ma è troppo presto per dirlo. I palinsesti Rai saranno presentati tra un po’, ma c’è qualche possibilità di avere una nuova stagione televisiva importante l’anno prossimo, però ancora non so nulla di decisivo. Questa estate, a parte la radio che continua, di certo farò un sacco di eventi e di serate, presenterò qualche concerto negli stadi, fra questi anche i Negramaro. Poi farò delle serate con Roberta Lanfranchi in giro per l’Italia. Quindi questa estate sarà radio ed eventi live e da settembre faro più televisione.  

Parliamo un po’ di Roma, della tua città? Che ricordi hai della tua infanzia?

La mia infanzia romana la ricordo sempre molto volentieri, perché io da figlio unico, sono stato trattato molto bene dai miei genitori, quindi ho sempre vissuto una vita piena di attenzioni. Per quanto riguarda la città io ho un rapporto di amore -critico verso Roma. Fin da piccolo è sempre stato così. Roma è una città che mi piace tantissimo, è la mia città natale, dove vivono anche i miei genitori, è la città che mi ha fatto crescere, la città dove ho cominciato a lavorare. Adesso metà della mia vita la passo a Milano e l’altra metà a Roma, quindi mi divido fra queste due città. Se  i romani amassero e rispettassero un po’ di più la città, io sarei felice e orgoglioso di essere romano. Ogni tanto mi dissocio e ho qualche scontro  con i miei amici romani, perché ci sono alcune cose che non mi piacciono. Dobbiamo trattarla meglio questa città così splendida, così meravigliosa. Noi romani dobbiamo essere i primi a rispettarla, prima degli stranieri e dei turisti, invece ogni tanto succede che non ci comportiamo bene e non siamo di buon esempio per i turisti che poi vengono a visitarla e che poi a loro volta si comportano come i romani. Quindi ci vuole maggior rispetto verso Roma. Ricordo quando ero piccolo che Roma mi sembrava la città perfetta in assoluto. Poi ho cominciato a girare l’Europa e le capitali europee e ho visto che i loro abitanti trattano meglio e con maggior rispetto la loro città. Da allora sono sempre stato critico nei confronti di Roma.

Qual è la tua Roma in tre posti diversi?

La zona che preferisco da sempre e nella quale avrei voluto vivere è Trastevere. Ora vivo all’Eur, comunque Trastevere è la zona più internazionale, in qualche modo anche più artistica, anche più caotica e più ricca di spunti interessanti. Trastevere è un po’ la Montmartre diciamo così, di Roma. Quello è il mio posto in assoluto. Poi la zona Eur, una zona tranquilla. Io sono uno che fa casino, che vive nel casino, che lavora nel casino, ma che poi quando torna a casa vuole stare sereno e quindi l’Eur, che di giorno è molto frenetica, di notte è molto tranquilla, più silenziosa, più rilassante con il suo bel laghetto, i giardini intorno per fare delle  belle passeggiate e i prati.  Ricapitolando, Trastevere per divertirmi e l’Eur per rilassarmi. Sto pensando ad una terza zona. Se fossi un turista americano o giapponese ti direi villa Borghese o il Gianicolo.Ti posso dire una via  che mi piace molto ed è via Giulia. E’ una via stretta stretta, lunga lunga, dove di notte ogni tanto mi capita di passeggiare, perché ho degli amici che vivono là. Quando vado a riprendermi la macchina mi piace farla a piedi, perdendo anche un po’ di tempo, perché è molto artistica. Non so, sarà perché è lunga e stretta ma ti dà l’idea del percorso della vita e ti apre a mille riflessioni, ti apre la mente.

Un consiglio alla sindaca Virginia Raggi?

Questa è una bella domanda. Tra l’altro la conosco personalmente perché è la moglie di un collega. Un consiglio che posso darle è quello di essere più intransigente con chi non si comporta bene in questa città. Tutti, romani e non, turisti, stranieri, ecc … E’ poi quello che dicevo ai sindaci precedenti. E’ vero che “Roma città aperta”, è sempre stata una città aperta a tutti, città accogliente, democratica, però c’è bisogno da noi di un giro di vite un po’ duro, perché dobbiamo partire dal rispetto di determinati principi e di determinate regole. Per questi tre anni che le rimangono consiglierei a Virginia raggi di essere un po’ più dura, a costo di diventare un po’ antipatica, perché il sindaco che fa il duro è sempre antipatico, ma alla fine del suo percorso, i cittadini la ringrazierebbero sicuramente. Roma è già bellissima, se fosse anche più vivibile sarebbe una città perfetta.