Dora Moroni (cantante e attrice)             Ravenna 7.12.2022

                             Intervista di Gianfranco Gramola

“Ci sono state tante persone che si sono rivolte a me per dei consigli su come affrontare il dopo coma. Mi chiedono cosa devono fare, vogliono capire con che spirito, come reagire e spero che i miei consigli possano essere stati utili”

 

Dora Moroni nata a Ravenna nel 1954, partecipa fin da piccola a vari concorsi canori, vincendo il primo ad 8 anni, nella città natale. Nel 1974 partecipa alla trasmissione musicale di piazza Rally canoro, e conosce Corrado. L'anno seguente posa per un servizio fotografico su una rivista in Spagna, paese nel quale pare avviarsi alla carriera di attrice, quando Corrado le offre di affiancarlo nella prima edizione (1976-1977) di Domenica in. Nello stesso periodo recita anche in fotoromanzi ed in uno sceneggiato televisivo. Nel corso della seconda edizione, lascia temporaneamente il programma per dedicarsi alla carriera di cantante. Nello stesso 1977 pubblica il suo secondo 45 giri Soli, e partecipa al Festival di Sanremo 1978 con il brano Ora (scritto da Donatella Rettore), che non si classifica tra i 9 finalisti. In quel periodo viene sostituita per qualche mese dalla bresciana Patrizia Giugno e poi riprende il posto di valletta, che mantiene per 13 puntate fino al termine della stagione. È ancora interprete della sigla del programma, stavolta quella di chiusura, Che facciamo stasera?, ed esce il suo primo LP intitolato Dora Moroni in..., che promuove all'interno del programma stesso. Nell'estate del 1978 è vittima di un incidente che la fa rimanere in coma per sei settimane, la costringerà ad una lunghissima convalescenza. La degenza ospedaliera durerà nove mesi, durante i quali viene anche operata alla gola per ridarle l'uso della parola. Torna in televisione nei primi anni ottanta, ospite di alcune trasmissioni, e nel 1983 pubblica il 45 giri Buona giornata. In quel periodo, è talvolta accompagnata in scena dalla madre, che ha lasciato il suo posto di lavoro per aiutare la figlia nel recupero fisico. Tra i vari programmi televisivi ai quali la Moroni prende parte va citato Pronto, Raffaella?, dove nel 1984 presenta il sopracitato singolo. Nel 1985, ospite del settimanale TV Sorrisi e Canzoni, conosce il cantante Christian. Nel 1986 i due si sposano, e vanno a vivere a Milano. Nel 1987 la coppia ha un figlio, Alfredo, che li renderà nonni nel 2008. La coppia si separa nel 1997 e nello stesso anno la Moroni perde la sorella Mary, che come la madre era stata una figura di grande aiuto nel suo recupero. Dopo la separazione, torna a vivere a Ravenna. Nel 1997 è ospite di una trasmissione su Telemontecarlo, dove riceve in diretta una telefonata di Corrado: i due non si sentivano da tempo. Nel 2006 torna a Domenica in... con un suo spazio musicale, a 30 anni esatti dall'esordio e 28 dalla sua ultima apparizione come valletta, grazie all'iniziativa di Mara Venier. Il 15 aprile 2011 è ospite a La vita in diretta, dove si esibisce cantando con l'ex marito Christian. L'8 febbraio 2015 è ospite a Domenica Live su Canale 5, dove viene intervistata sulla sua vita da Barbara D'Urso e dove incontra di nuovo Christian, con cui dà vita a un siparietto familiare.

Intervista

Come va Dora?

Si tira avanti, per forza. La vita è fatta così, bisogna guardare avanti perché se uno si blocca non va bene.

Mi racconti com’è nata la tua passione per la musica, per lo spettacolo? Hai avuto artisti in famiglia?

No, nessun artista in famiglia. Mia mamma diceva che quando avevo tre anni cantavo, cantano, cantavo mattina e sera. Poi a 8 anni ho partecipato ad un concorso canoro a Ravenna  e ho vinto. Poi mia mamma mi ha portato a fare lezioni di canto e di conseguenza anche di recitazione. A 14 anni il sabato e la domenica facevo le serate e nel 1974 in una trasmissione musicale di piazza ho conosciuto Corrado che due anni dopo mi ha voluto a Domenica In.

Qual era il tuo ruolo a Domenica In?

Presentavo, recitavo, cantavo e ballavo. Facevo un po’ di tutto insomma. Ma ho partecipato anche ad altri programmi dove conducevano Mike Bongiorno e Pippo Baudo.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No, perché mi piace molto il mio nome.

Con quali idoli della musica sei cresciuta?

Mina è stato il mio mito, ma anche Ornella Vanoni. Poi mi piaceva molto Barbra Streisand e Frank Sinatra.

Un tuo ricordo di Paolo Limiti.

Paolo è stato un caro amico e mi ha aiutato moltissimo e mi ha fatto lavorare nei suoi programmi e in uno cantavo anche la sigla.

Raffaella Carrà?

Una grande artista e con lei avevo anche un rapporto affettuoso. Maria Grazia Cucinotta invece la considero una sorella maggiore. Ci sentiamo ogni tanto.  

Fra colleghe hai trovato più amicizia o competizione?

No, competizione no. Io ho avuto solo  amicizie vere, come quella con Donatella Rettore che mi ha scritto anche la canzone “Ora” che ho portata al festival di Sanremo del 1978. Come amiche avevo anche Mia Martini e sua sorella Loredana Bertè, due brave cantanti. Quindi gelosie o competizione non ne ho avute.

Nel 1978 hai avuto l’incidente che ti ha portato al coma. Anche Alda D’Eusanio è stata in coma in seguito ad un incidente e mi ha raccontato che quando era in coma stava bene, ha visto una luce e sentiva una sensazione di pace. E’ stato così anche per te?

Si, certo, un mondo diverso dove stavo molto bene di là. Un mondo dove non c’erano tanti pensieri, non c’erano tante preoccupazioni. Ero contenta e non volevo tornare sulla terra.

In quel momento difficile per te, del mondo dello spettacolo chi ti è stato vicino?

A parte la famiglia, ricordo il mago Tony Binarelli mi è stato molto vicino, ogni tanto veniva a trovarmi Corrado e poi i fratelli Mario e Pippo Santonastaso. Tanti venivano i primi giorni poi per via degli impegni le visite si diradavano. Sono molto legata anche ad Angelo Perrone perché lui quando ho avuto l’incidente aveva 8 anni e veniva sempre a trovarmi in ospedale. E’ venuto a trovarmi per 9 mesi. E’ così che lui è diventato un mio fan e un mio amico. Lui mi aveva visto in Tv, si era affezionato a me e mi ha conosciuto. 

Tu sei un esempio di forza e di volontà per chi ha avuto questo tipo di esperienza. C’è mai stato qualcuno che si è rivolto a te per dei consigli su come affrontare la vita dopo il coma?  

Ci sono state tante persone che si sono rivolte a me per dei consigli su come affrontare il dopo coma. Mi chiedono  cosa devono fare, vogliono capire con che spirito, come reagire e spero che i miei insegnamenti, i miei consigli possano essere stati utili.

Quali sono ora le tue ambizioni?

Mi piacerebbe pubblicare un libro sulle mie esperienze, una specie di biografia, ma scrivere un libro è complicato per me.

Com’è il tuo rapporto con la Fede?

Dio c’è, esiste. Credo nei miracoli che sono atti di Fede. Poi c’è chi crede in Cristo, chi è buddista, ecc …

Di cosa hai bisogno per essere felice?

Adesso sto bene, Gianfranco, sono felice insieme ai miei gatti.

L’ultima volta che hai pianto e perché?

Mi dispiace tanto che mia mamma non c’è più. Lei è stata la mia forza, mi è sempre stata vicina, ogni giorno.

Cosa desideri?

Desidero la pace nel mondo e che la gente nel mondo fosse un po’ più buona.

A chi vorresti dire grazie?

A mamma soprattutto e anche a chi mi è stato vicino nei momenti difficili.