Little Tony (cantante)      Roma 7.6.1998

                 Intervista di Gianfranco Gramola 

L’Elvis Presley italiano

Il suo sito ufficiale è www.littletony.it

Little Toni (all’anagrafe Antonio Ciacci) è nato a Tivoli il 9 febbraio del 1941 da genitori entrambi sammarinesi. Da ragazzino faceva l’orefice (il fratello Enrico invece l’elettricista), però ha iniziato giovanissimo ad interessarsi di musica grazie ad una passione di famiglia che accomunava suo padre, uno zio e i suoi fratelli, anch'essi musicisti. Ha iniziato a cantare nei ristoranti dei Castelli Romani a cui seguono i locali da ballo, le balere e teatri d'avanspettacolo. Nel 1958, durante uno spettacolo allo Smeraldo di Milano, viene notato da un impresario inglese,  che lo convince a partire con i suoi fratelli per l'Inghilterra, dove nascono "Little Tony and his brothers". Gli spettacoli hanno tale successo da indurre Little Tony a rimanere in Inghilterra per diversi anni. È lì che si innamora del rock’ n’roll, una passione che durerà per tutta la vita. Tra il 1958 e il 1960 incide un notevole numero di dischi singoli come “Lucille” - “Johnny b.good” - “Shake rattle and roll”. Alcune sue canzoni vengono scelte come colonne sonore di alcuni film come “Blue monday” -  “Il Gangster cerca moglie” – “Che tipo rock” e “I Teddy boys della canzone”. Rientrato in Italia, nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Adriano Celentano. Canta “24 mila baci” classificandosi al secondo posto. Sempre nel '61 incide diverse canzoni per i film “5 marines per 100 ragazze” – “Rocco e le sue sorelle” – “Nerone ‘61” – “La bella americana” e “Pugni pupe e marinai”. Il primo successo discografico è del 1962: “Il ragazzo col ciuffo” porta l'artista nei primi posti della classifica. Nel 1962 partecipa al Cantagiro con il brano “So che mi ami ancora”, che però non riscuote successo; va meglio l'anno dopo, in cui ottiene il secondo posto con “Se insieme ad un altro ti vedrò”, scritta da suo fratello Enrico, e incide con successo “T'amo e t'amerò” già presentata da Peppino Gagliardi. L'anno dopo torna a Sanremo con “Quando vedrai la mia ragazza” ed ottiene un buon successo estivo con “Non aspetto nessuno”, portata al Cantagiro, e col retro “La fine di agosto”. Il vero trionfo arriva nel 1966 quando porta al Cantagiro “Riderà”. La canzone non vincerà la manifestazione, ma venderà oltre un milione di copie. L'anno dopo un altro boom: la sanremese “Cuore matto” arriva prima in classifica e rimane tra i primi posti per 12 settimane consecutive. Nel 1968 partecipa al Festival di Sanremo con “Un uomo piange solo per amore”. Nell'autunno dello stesso anno partecipa a Canzpnissima dove lancia “Lacrime” e “La donna di picche”. L'anno successivo inizia con un altro successo sanremese, “Bada bambina”. Tony fonda una propria etichetta, la "Little Records", con cui esce “E diceva che amava me/Nostalgia” e nel 1970 c'è il grande successo a Sanremo con "La spada nel cuore" conquistando un ottimo 5º posto finale, in coppia con Patty Pravo. Il momento magico sembra però passato anche se gli anni '60 l’ hanno proiettato definitivamente nella storia della canzone italiana. Nel 1974 è di nuovo a Sanremo con “Cavalli bianchi” e nel  1975 incide l'album “Tony canta Elvis”, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici. Negli anni successivi parteciperà (sempre con grande successo) essenzialmente a trasmissioni di revival riproponendo un personaggio che il pubblico non ha mai smesso di amare. Negli anni ‘80, insieme a Bobby Solo e Rosanna Fratello, forma il gruppo “I Robot” (dalle loro iniziali) che riscuote un certo successo, presentandosi anche a Sanremo. Nel 2001 si esibisce al Concerto di Primavera tenutosi al  Taj Mahal, casinò di Atlantic City, insieme a Mario Merola, Anna Calemme e Mino Reitano. Nel 2003 partecipa di nuovo al Festival con “Non si cresce mai” in coppia con l’amico Bobby Solo. Nel 2004 canta insieme a  Gabry Ponte il brano “Figli di Pitagora”. Nel 2008 parteciperà di nuovo al Festival di Sanremo col brano “Non finisce qui”.

Album:

Rock parade - I successi di little tony – Riderà - Questo mondo non mi và - Il big little tony - Special - Little Tony - Little Tony ‘71 - Angelo selvaggio - Dedicato ai miei fans - Don't you cry for tomorrow - Little Tony - Tony canta Elvis - The Little Tony story - Tribute to Elvis - Tutti frutti in tutte le lingue del mondo - Cuore matto - Appuntamento con Tony – Today - I giorni del rock - Profilo di Tony - The love boat - Ragazza italiana - Aspettami in America - Gli anni d'oro - Le mie più belle canzoni - Se io fossi nato in Texas - Non si cresce mai (in coppia con Bobby Solo) - Figli di Pitagora (in coppia con Gabry Ponte). 

Breve filmografia:

Rocco e le sorelle – Pesci d’oro e bikini d’argento – Canzoni a tempo di twist – 5 marines per 100 ragazze – Questo pazzo, pazzo mondo della canzone – Riderà – Marinai in coperta – Cuore matto – Zum zum zum – Vacanze sulla costa Smeralda – W le donne – Non ho l’età -  ecc…

Ha detto:

- Parlare di Elvis per me è fondamentale per una semplice ragione: se non ci fosse stato Elvis, non ci sarebbe mai stato Little Tony.

- Ai tempi d’oro ricevevo circa 200 lettere al giorno, soprattutto di donne. Rispondevo a tutte. Un giorno mio padre mi disse:” Tony, i francobolli costano”.

- Mia moglie, che adesso non c’è più, mi voleva lasciare perché non stavo un momento a casa fra Sanremo, Cantagiro, Venezia e il cinema. Dal ’66 al ’70 ho fatto 15 film.                       

Curiosità

- Ha una figlia, Cristiana, nata dalle nozze con Giuliana Brugnoli, ex hostess Alitalia (morta nel ’93 di tumore).

- Il 23 aprile del 2006 viene colpito da un infarto (superato brillantemente), durante un concerto tenutosi al "Contessa Banquet Hall" di Ottawa e organizzato per la comunità italo-canadese.

- Nel luglio 2007 ha ricevuto l’attestato ufficiale di cittadinanza onoraria della città di Tivoli.

- È stato scelto da SMRTV per presiedere la giuria che ha nominato il rappresentante del Titano all'Eurofestival

- Nel prato, all’ingresso della sua villa, troneggia una statua del suo idolo Elvis Presley.

Intervista

E’ nella sua villa sull’Appia Antica. Ha degli ospiti in casa, però trova dieci minuti per rispondere alle mie domande.

Sei romano de Roma, vero?

No, io sono nato a Tivoli, ci tengo a dirlo, e sono abitante della Repubblica di San Marino però vivo da sempre a Roma, città che amo moltissimo.

Come ricordi la Roma della tua infanzia?

Molto diversa da quella di oggi. Nella Roma della mia infanzia giravano dieci macchine, otto motorini e dieci biciclette, me la ricordo così.

Cosa provi per Roma?

Provo un grande amore, un grande affetto, perché sono sempre vissuto qui, e anche se ho girato dieci volte il mondo per cantare, quando torno a Roma sono sempre felice perché la sento come la mia città.

A quali luoghi romani ti senti legato?

Il quartiere romano dove ho vissuto fino a 20 anni, cioè il quartiere San Giovanni, e la zona dove vivo da 30 anni che è l’Appia Antica, zona stupenda, devo dire.

Com’è il tuo rapporto con Roma?

Buono, molto buono, amo sempre tantissimo questa città, anche se il traffico la penalizza molto, perché nei posti splendidi di Roma è sempre affogata da queste macchine, da questi parcheggi, da queste cose assurde. Secondo me dovrebbero fare in tantissimi posti delle zone verdi, zone senza macchine, chiuse al traffico proprio, non solo al centro, piazza di Spagna, piazza del Popolo, ecc... io allargherei sto divieto in tante altre parti, ecco.

Il tuo rapporto con la cucina romana?

Io adoro tutto quello che è “pesce” invece la cucina romana è tutto a base di pasta, di carne, però è buona e mi piace abbastanza.

Come giudichi i romani?

Sono un po’ sbruffoni, però simpatici e pieni di vitalità ed energia.

Qual è il fascino di Roma?

Il fascino di Roma sono i suoi 2000 anni di storia, l’arte che c’è in questa città, non per questo “Caput Mundi” è la città più visitata e ammirata del mondo.

Roma, è veramente così invivibile come dicono?

No, invivibile no, perché chi ha girato il mondo come me, sa benissimo che Città del Messico e New York stessa, come tante altre grandi città, stanno molto ma molto peggio di Roma.

Cosa vuol dire per te essere romano?

Questa è una domanda dove mi fermo perché io, come dicevo prima, sono nato a Tivoli, e ci tengo molto a dirlo, non solo perché Tivoli è molto più antica di Roma, ma perché sono nato a Tivoli e i miei antenati erano tutti della Repubblica di San Marino, però questa città mi ha ospitato da 50 anni e io ne sono felice, anche se non sono un romano di sette generazioni, però sono felice di abitare qui a Roma.

Roma è o era la città più bella del mondo?

Roma era ed è la più bella, perché c’è San Pietro, c’è il Capo del Cristianesimo, il Colosseo, la fontana di Trevi, il Pantheon. Insomma c’è tutta una storia che il mondo ci invidia. 

Come è avvenuto il tuo accostamento alla canzone?

Da parte di mio padre. Mio padre musicista, i miei zii musicisti, i miei cugini musicisti, sono cresciuto fra le note. Poi ho mio fratello Enrico che è un grande chitarrista e che mi segue sempre nei miei concerti e nelle mie serate.

Un sogno nel cassetto.

Un sogno nel cassetto, dato che parliamo di Roma, è di poter continuare a vivere serenamente e bene di salute in questa città stupenda.