Maria Laura Cruciani (giornalista)     Roma 1.10.2011

                    Intervista di Gianfranco Gramola

Le virtù di un buon giornalista? La passione e soprattutto l’umiltà di ascoltare le persone prima di parlare.

Maria Laura Cruciani è nata a Roma il 9 novembre 1985. Ha la maturità classica conseguita presso il Liceo Ginnasio Statale “Giulio Cesare”, una Laurea in Lettere ad indirizzo Letteratura, Musica e Spettacolo, un attestato di partecipazione al “I Corso di giornalismo e giornalismo televisivo. E’ esperta in Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche e ha fatto un Master di I° livello conseguito presso la facoltà di Lettere dell’Università di Roma. E’ iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 20/04/2007. 

Breve curriculum

Giornalismo televisivo:

- Ospite fissa del programma televisivo”Ies Calcio Show”, come opinionista di casa S.S. Lazio per la stagione 2010/2011

- Conduttrice del programma  di calcio italiano ed estero “Scommettiamo?

- Conduttrice, redattrice ed ideatrice del programma televisivo “Salute News”.

- Collaborazione continuativa con la trasmissione televisiva “Tutto questo è calcio”,

- Collaborazione (coordinatrice tecnica) nella finale di Coppa Italia d’Eccellenza Formia – Civita Castellana, in diretta il 03/01/2007 su Sky 923, Canale 10.

- Conduzione del programma televisivo “Calcio a 5 live tv” su SuperNova dal 9 Ottobre 2007 per la stagione sportiva 2007/2008 e 2008/2009.

- Conduzione del programma “Passaggi a Nord Est” su SKY  ROMA SAT CH 851

- Telecronaca integrale delle gare della Final Eight 2010 di Coppa Italia Serie B calcio a cinque,    dal 31 marzo al 2 aprile 2010 presso il Palacesaroni di Genzano (RM) in diretta streaming sulla web tv del sito www.calcioa5live.com.

Giornalismo radiofonico:

- Conduttrice, autrice e redattrice del programma “Roma anch'io”, trasmissione di politica ed attualità in onda ogni sera sui 99.8 di Radio Ies.

- Conduttrice ed autrice del programma “Un caffè con..”, in onda ogni sabato dalle 13.30 alle 14.00 sui 99.8 di Radio Ies.

- Radiocronaca delle partite della nazionale italiana alla Coppa del Mondo Fifa 2010, Sudafrica sui 99.8 di Radio Ies.

- Collaborazione con la trasmissione radiofonica “Il calcio che non ti raccontano”, in diretta su 98.100 di Radio Sei per l’anno 2005/2006, su ReteSport per la stagione 2006/2007, 2007/2008.

- Collaborazione (e conduzione) con la trasmissione “Calcio a 5 live radio”, per  stagione 2007/2008 su RadioSei (incontri di Calcio a cinque serie B, C1, C2, D).

- Conduzione della trasmissione “Calcio a 5 live radio” in onda per la stagione sportiva 2008/2009 sui 103.9 di RadioRoma.

- Collaborazione con la trasmissione radiofonica “Fuori Area” in onda per la stagione 2008/2009 sui 100.5 di Power Station dalle 9.00 alle 13.30 ogni domenica mediante la radiocronaca di incontri di Calcio, categoria Eccellenza, per la stagione 2009/2010 sui 98.100 di RadioSei.

- Ospite fissa del programma “SS Lazio 1900” ogni lunedì, condotto da Massimiliano Gargini per la stagione calcistica 2009/2010.

- Rassegna stampa e partecipazione al programma “Roma c'è”, dal 7 giugno 2010 al 23 luglio 2010 nell'appuntamento quotidiano di Radio Ies.

Giornalismo cartaceo:

- Collaborazione continuativa free-lance dal 01/09/2008, con “Il Messaggero”.  

- Collaborazione continuativa dal 10/11/2007, ed ancora in corso, con il settimanale a distribuzione gratuita “Calcio a 5 live Magazine”.

- Collaborazione dal 15/10/2004 al 10/10/2005 con la testata “Il Corriere Laziale” mediante la redazione di articoli di argomento sportivo per un totale di 100 circa.

- Coordinatrice di redazione del mensile a distribuzione gratuita “Il GialloRosso” .

Ufficio stampa:

- Collaborazione con il Comune di Fonte Nuova nel ruolo di addetto stampa per la mostra allestita dal 15/10/2006 al 31/01/2007 “Bronzi a Fonte Nuova- il lavoro di una fonderia d’arte” e pubblicazione del relativo catalogo.

- Addetta stampa per la stagione calcistica 2008/2009, 2009/2010 per la squadra di calcio a 5, categoria Serie B nazionale, A.S.D.Cogianco Genzano.

- Addetta stampa per la stagione calcistica 2010/2011 della squadra A.S.D.Cogiano Genzano, serie A2 nazionale e telecronaca integrale delle gare della stessa da disputarsi in casa, sulla web tv di www.calcioa5live.com

Giornalismo web:

- Collaborazione continuativa dalla stagione sportiva 2007/2008 per la stagione 2011/2012 con il sito www.calcioa5live.com.

- Collaborazione continuativa dal  09/2005 al 05/2008 con la testata Urano Sport, in rete su telematico www.sport-max.it (articoli di argomento sportivo).

Breve presentazione della giornalista (dal sito di Radio Ies)

Ho sempre pensato che un giornalista debba avere due qualità imprescindibili: l'essere curioso ed egocentrico. Senza curiosità non riuscirebbe a raccontare le storie degli altri senza correre il rischio di risultare banale; senza un po' di egocentrismo non potrebbe essere in prima linea e metterci la faccia. Sarebbe un enorme errore di valutazione da parte mia ammettere che sono giornalista, io “ci provo”, albo a parte; e non per fuggire dal ritratto del giornalista modello che, declinato al femminile, potrebbe suonare più o meno come “donna pettegola e fanatica”, ma perché niente è un punto di arrivo. Una continua partenza, come una corsa a tappe in cui ogni volta si è costretti a ricominciare, ma non c'è una separazione netta. Nel parlare di sé stessi si corre sempre il rischio di eccedere nelle valutazioni. Io, nella vita, inseguo sogni. Mi sono affacciata nel mondo del lavoro con la maturità ancora da mettere nel cassetto. Ho avuto l'opportunità e mi sono buttata, da zero, senza alcun background, e senza sapere nemmeno, inviata su un campo di calcio, cosa fosse un fuorigioco. I commenti che fece mio padre, in quell'occasione, sono stati la scuola migliore. Se devo dire un “grazie”, lo devo indubbiamente a lui, avaro di complimenti, ma prodigo di consigli, di vita. Lo stesso feci quando mi proposero una sostituzione alla conduzione di un programma di calcio, quando mi buttarono davanti alle telecamere e mi dissero che avrei condotto io, e quasi ogni volta mi sia stata proposta una collaborazione allettante. Da allora sono passati quasi sette anni ed i sogni li ho sempre accarezzati. Qualcuno ne ho perso lungo la strada, ma altri li ho raccolti lungo la via scoprendo cosa fosse il sacrificio e quanto pagasse, poi. Qualcosa, e qualcuno sono stati fuochi di paglia, illusioni effimere e transitorie su cui mi sono scottata, ma fortunatamente mai così gravemente da lasciare che qualcosa mi inducesse a desistere. Guardando alle spalle la mia vita è come se sia stata una carta geografica solcata da migrazioni, correnti, e speranze a cui ho concesso l'onore e la grazia del presente. La mia più grande paura sono i rimpianti di cose non dette, non fatte e di strade intentate. Amo le parole, perché spesso sono l'unico modo per trasmettere sentimenti e sono curiosa del mondo e della gente perché ho imparato che spesso l'uomo è condizionato dal contesto e dalle apparenze. Mi piace arrivare fino in fondo nelle cose, come nelle persone, non lasciare nulla di galleggiante in superficie, a volte, alla fine, è bello restare lì, con il fiato sospeso, a godere la magia della sostanza.

Intervista

Com’è nata la passione per il giornalismo? Chi te l’ha trasmessa?

Probabilmente non me l’ha trasmessa nessuno, perché da sempre amo scrivere, sono sempre stata curiosa  e mi ha sempre piaciuto andare a fondo nelle cose. Quindi è da sempre che ho pensato di fare questo lavoro e questo alla fine ho fatto.

Puoi raccontarmi i tuoi inizi?

Ho iniziato a collaborare con un quotidiano che si occupava di calcio. Quindi ero sempre sui campi. Ho seguito valanghe di partite di calcio, facendo la cronaca, poi ho condotto un programma in radio, sempre di calcio. Poi sono arrivata alla televisione, sulla stessa scia, cioè di sport, fino ad approdare alla politica, partendo dal locale e poi piano piano con quotidiani nazionali, a collaborazione gratuita per poi arrivare al Messaggero, il giornale di Roma e poi è arrivato tutto il resto fino a Radio Ies.

Chi sono stati i tuoi maestri?

Più che maestri direi la gente che ho incontrato. Più che maestri del giornalismo, direi maestri nello scrivere e alcuni scrittori che amo. Io sono laureata in Letteratura e amo molto la letteratura, amo molto leggere e se c’è una cosa che mi spaventa davvero molto è l’ignoranza. Nello scrivere e nel parlare, diciamo che la letteratura è stata il leitmotiv di tutta la mia vita.

Il giornalismo è istinto o mestiere?

Il giornalismo è prima istinto e poi mestiere.

La penna più smagliante del giornalismo italiano?

Non so se definirlo un giornalista oppure uno scrittore, però per me è Massimo Gramellini.

La più pungente?

Forse sempre lui.

Qual è stata la tua più gran soddisfazione professionale?

Aver fatto le radio cronache dell’Italia nello scorso mondiale di calcio. Sono stata la prima donna in Italia a fare appunto le cronache integrali dell’Italia ai mondiali.

Le virtù di un buon giornalista?

La passione, non deve conoscere vergogna e soprattutto l’umiltà di ascoltare le persone prima di parlare.

Esistono compromessi nel giornalismo italiano?

Non come nel mondo dello spettacolo, però esistono. Sono più a carattere economico. Però bisogna essere molto ma molto umili, essere in grado di fare un po’ di tutto e tenersi molte porte aperte.

Quali sono le tua mansioni a Radio Yes?

Faccio conduzione, redazione e sono anche ideatrice di questo programma che si occupa di politica nazionale. Questo va in onda dal lunedì al venerdì, più un altro programma che va in onda il sabato, sempre di politica.

Usate dei nomignoli o soprannomi in redazione?

No! Assolutamente. Anche perché in redazione, ad organizzare la trasmissione, sono sola.

Oltre a Radio Yes hai altre collaborazioni?

Lavoro per il Messaggero, per “Calcio a 5 live Magazine”,  per una Tv privata e collaboro con Rai1.

Una tua gaffe giornalistica?

Sono a bordo campo e vado ad intervistare Gianni Rivera. Ma chi è Gianni Rivera? (risata).

Al di fuori del giornalismo, quali sono le tue passioni?

Le mie passioni sono leggere e viaggiare. Mi affascina molto l’America.

C’è un posto dell’America che ti affascina?

Mi piacciono molto le isole Haway.

Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te?

Sicuramente un futuro da medico.

Perché loro sono medici?

Solo mio padre. Ma io amavo troppo la letteratura e leggere e scrivere, quindi ho scelto una strada diversa.

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Sicuramente quelli che riguardano la mia sfera professionale. Un “Sei bravissima” per me vale di un complimento sul mio aspetto fisico.

Che rapporto hai con la Fede?

Sono molto credente e praticante. 

Hai mai fatto delle scelte in cui dopo ti sei pentito?

No! Mai.

Hai un sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?

Si! A chi va avanti cercando di affondare gli altri. Ognuno deve guardare un pò più per se e un po’ meno per gli altri.

Chi e cosa porteresti con te su un’isola deserta?

Sicuramente porterei un libro, che potrebbe essere “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera e visto che siamo nel terreno dell’impossibile e dell’ipotetico, forse porterei una persona.

Un fidanzato?

Un fidanzato è un po’ eccessivo. Direi una persona…

Un sogno professionale?

Il Tg 1 della Rai.

E uno privato?

Metter su famiglia, una famiglia vera.

A chi vorresti dire grazie?

Ai miei genitori sicuramente e a tutte le persone che nel cammino, mi hanno lasciato qualche cosa, anche in negativo.

In quale zona di Roma hai passato l’infanzia?

La zona era il quartiere Trieste. La scuola l’ho fatta lì, al Giulio Cesare e la mia insegnate di Lettere era la stessa insegnante di Antonello Venditti. Ricordi? Non ho mai fatto sega a scuola (risata), però ricordo le occupazioni del Giulio Cesare, dove tutto era possibile. In quella mattina noi studenti ci vedevamo, la scuola era occupata e dicevamo: ”Allora, dove andiamo, che facciamo?”. E lì sembrava veramente che ci fosse un mondo da scoprire.

Com’è il tuo rapporto con Roma?

Io amo Roma, sicuramente, anche perché lavoro nella radio della città di Roma. Vivo a Roma anche se sto cercando casa in un’altra zona di Roma. Penso che Roma sia il posto migliore di cui innamorarsi.

Ma cos’ha Roma di così magico?

La storia.

Quali sono state le tue abitazioni romane?

Io ho sempre abitato dove sto adesso, cioè sulla via Nomentana.

Com’è il tuo rapporto con la cucina romana?

Con la cucina romana ho un pessimo rapporto.

C’è un angolino romano che ami particolarmente?

La Rupe Tarpea. Perché io sono appassionata anche di esoterismo e di cultura esoterica e poi perché quel posto mi ricorda un momento particolare.

Cosa ti manca di Roma quando sei lontana per lavoro?

La possibilità di fare qualsiasi cosa ti venga in mente.

Come trovi i romani (pregi e difetti)?

I romani li trovo molto espansivi. Il difetto è che si lasciano coinvolgere troppo da ciò che viene portato a Roma, più da quello che è di Roma. Mi riferisco a umori, sensazioni. I romani sono troppo influenzabili. 

Cosa ti dà più fastidio di Roma?

I romanisti (risata). Io sono della Lazio.

Nei momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?

Momenti liberi non ce ne sono, caro Gianfranco. Comunque una zona che amo molto sono i Fori Imperiali. Una bella passeggiata ai Fori è terapeutica, credimi.