Roberta Scardola  (attrice)       Roma 24.3.2009

                 Intervista di Gianfranco Gramola

La Carlotta dei Cesaroni: un’allegra caciarona e sfegatata romanista

 

Il suo sito ufficiale è www.robertascardola.com  l'e-mail robertascardola@virgilio.it 

Roberta Scardola è nata a Roma il 16 aprile del 1986, da papà Roberto e da mamma Daniele. Roberta Scardola debutta giovanissima, lavorando come doppiatrice e soprattutto come attrice televisiva. Tra i suoi primi lavori, va ricordato il cortometraggio “Caramelle” (1995), per la regia di Cinzia Torrini Th. , poi  il film “Tu ridi” (1997), diretto dai fratelli Taviani, e le due stagioni della serie tv di Canale 5, “Caro maestro” (1996-1997), dirette da Rossella Izzo. Successivamente partecipa ad altre produzioni televisive, tra cui le miniserie tv “Ma il portiere non c’è mai?”, in onda nel 2002 su Canale 5, “Provaci ancora prof!” (2005) e “Provaci ancora prof!2” (2007), quest'ultime dirette da Rossella Izzo e trasmesse su Rai 1. Nel 2008 e nel 2009 ritorna su Canale 5 con la serie tv “I Cesaroni”, con la regia di Francesco Vicario, dove ha il ruolo di Carlotta, amica di Eva. E nel 2009 è ancora nel cast della terza serie de “I Cesaroni”.

Curriculum artistico:

Cortometraggi: Caramelle (1995).

Cinema: Tu ridi (1997).

Televisione: Uno di noi (1996) – Caro maestro (1996) – Caro maestro 2 (1997) – Una donna per amico (1998) – Lezioni di guai (1999) – Giuseppe Moccia (miniserie tv) – Ma il portiere non c’è mai? (2002) – Provaci ancora prof! (2005) – Carabinieri 5 (2006) – Provaci ancora prof!2 (2007) – Incantesimo 9 (2007) – I Cesaroni 2 (2008) – My life: Bratz Mode Pirate (2008) – I Cesaroni 3 (2009). 

Doppiaggio

Brenda Song in "Il sogno di Calvin" (Reg Stevens)

Alexandra Kyle in "La prossima vittima" (Megan McCann)

Caitlin Wachs in  “ Profiler: Intuizioni mortali“  (Chloe Waters, 1°-2° stag.)

Laura Donaldson in "Le nuove avventure di Flipper" (Jackie Parker, 3° stag.)

Chicca in "Pepi, Briciola e Jo-Jo"

Ha detto

- Mi piace confrontarmi con le persone, ho un carattere molto solare e sono sicura che con qualche fratello in più non avrei avuto problemi.

- Con Alessandra Mastronardi siamo amiche dentro e fuori la fiction. Ci vogliamo un gran bene, proviamo insieme le scene e ci diamo tanti consigli.

- Sul set dei Cesaroni non c’è stato mai un litigio, mai uno screzio. A volte credo davvero di vivere in una grande famiglia. Con tutti c’è un rapporto stupendo, ma quello che mi ha colpito dall’inizio è la signorilità di Antonello Fassari.

- Non mi piace che Roma a volte venga accomunata alla definizione di coatto, perché il coatto c’è ovunque.

Curiosità

- E’ romanista sfegatata e ha un fratello che si chiama Edoardo.

- Nella serie dei “Cesaroni” interpreta la parte di Carlotta, la miglior amica di Eva Cudicini (interpretata da Alessandra Mastronardi).

- Ha girato sei spot per l’abbonamento Rai come protagonista “Rai Telefortuna”, con la regia di M. Pizzi, inoltre è testimonial della rivista per bambini Holly Hobby.

Intervista

L’appuntamento per l’intervista era per le sette di sera. Roberta, puntuale come una guardia svizzera, è dall’altra parte del telefono. E’ simpaticissima, come Carlotta, il personaggio che interpreta nella serie dei Cesaroni. 

Com’è nata la tua passione per la recitazione, per il mondo dello spettacolo, Roberta?

Sinceramente è nata con gli anni, perché all’inizio io ho cominciato per gioco, Avevo 8 anni e ho fatto un provino per “Caro maestro” e sono subito stata presa come protagonista. Nel film “Caro maestro” di Rossella Izzo, interpretavo la figlia di Elena Sofia Ricci. Poi continuando a stare nell’ambito è diventato un mestiere e naturalmente per continuarlo a fare ci vuole tanta passione.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No! Assolutamente no. Perché dovrei? Ho un nome piacevole e un cognome normalissimo, di conseguenza non ne ho sentito il bisogno.

Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te, Roberta?

Io non sono figlia d’arte, perché i miei genitori fanno tutt’altro lavoro. Mia madre, fin da quand’ero piccola, vedendo i miei atteggiamenti, vedendo il mio modo di pormi con le persone, il mio modo di atteggiarmi, sognava o meglio vedeva questa professione per me, perché era vicino al mio modo di essere, alla mia naturalezza e alla mia spontaneità. Mio padre invece non si è mai espresso a riguardo. Senz’altro è stato felice quando mi sono iscritta a Giurisprudenza. Mio padre non avrebbe mai immaginato che sarei entrata nel mondo dello spettacolo, ma adesso è felicissimo e non mi ha mai ostacolato. Però è anche felice che frequento Giurisprudenza qui a Roma Tre.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione artistica?

Ne ho avute tantissime, caro Gianfranco. I Cesaroni mi hanno portato sicuramente molta popolarità. Quando hai popolarità la più grande soddisfazione è quella di girare per strada ed essere fermata dalla gente, come se fossi una di famiglia, vedere che la gente ti ama, che le persone ti seguono e apprezzano quello che fai. E’ bello che dalla televisione riesco a rimanere simpatica a delle persone che per me sono degli estranei. Queste sono tutte soddisfazioni e forse quella più grande è quella di essere arrivata qui senza raccomandazioni, senza avere conoscenze all’interno del mondo dello spettacolo, ma con un pizzico di fortuna, che nella vita serve, e per quello che so fare. Non ho dovuto chiedere niente a nessuno, non sono mai scesa a compromessi ed essere arrivata fin qui pulita e limpida e in base ad una meritocrazia che in Italia forse non c’è molto, è sicuramente una soddisfazione enorme.

Come ti trovi nel cast dei Cesaroni?

Sarò ripetitiva, però devo dire che quello dei Cesaroni è un cast perfetto e sul set si respira serenità, allegria, molta professionalità e gli  attori sono fantastici, da Fassari ad Elena Sofia Ricci, Max Tortora, Claudio Amendola e tutti gli altri.

Vi frequentate anche fuori dal set?

Ti devo dire che ho legato molto con i ragazzi. Spesso ci si sente, a volte capita che ci si incontra, però poi ognuno ha la sua vita e i suoi impegni fuori dal set. Senz’altro abbiamo avuto un buon rapporto sul lavoro, un rapporto di affetto e di simpatia, anche perché passando giornate intere sul set, ci si avvicina inevitabilmente. Quando ci incontriamo siamo felici, passiamo dei bei momenti insieme, pero come ti dicevo prima, ognuno ha la sua vita e i suoi impegni.

Quali sono i tuoi idoli?

E’ una domanda molto difficile. Come show girl adoro la solarità di Michelle Hunziker e il carisma di Simona Ventura. Quando loro conducono una trasmissione, la vedo molto volentieri. Come attrici apprezzo moltissimo Laura Morante e la trovo molto affascinante, molto intrigante. Del passato mi viene in mente Sofia Loren, Silvana Mangano, Anna Magnani, ecc… Ce ne sono talmente tante di belle e di brave. Di attori del giorno d’oggi, io adoro Gigi Proietti, per me l’attore con la “A” maiuscola.

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Anche questa domanda è difficile, Gianfranco. Ne ho preso tanti e sicuramente  il complimento più grande che ho ricevuto non riguarda la bellezza, ma riguarda il mio essere interiore. La cosa più bella, che spesso mi è capitata alla fine di un lavoro, è il sentirmi amata e apprezzata da tutto il cast tecnico di quel film o di quella fiction cui ho lavorato. L’essere amata anche dagli addetti al lavoro, dal costumista al parrucchiere, dal truccatore a l’addetto alle luci. Alla fine mi lasciano con un bel sorriso o con un “Speriamo di rivederci” o  “Spero di lavorare di nuovo con te”. Questa è una cosa molto bella, cioè il lasciare in ogni produzione e in ogni cast tecnico un grande ricordo e soprattutto il vedere i loro apprezzamenti più sentiti e sinceri.

Hai un sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di fare un bel musical in teatro. Io danzo da quando avevo 6 anni, di conseguenza la danza mi riesce abbastanza bene e accostare la danza alla recitazione e perché no, anche al canto, che è una disciplina che ho studiato un po’, sicuramente sarebbe il mio sogno più grande. Un bel musical in cui io debba mettermi alla prova a 360 gradi, ballando, recitando e cantando.

Dopo i Cesaroni, che progetti hai?

Dopo i Cesaroni ho dei grandissimi progetti che sono in ballo, devo ancora definire il tutto e di sicuro ci sarà i Cesaroni 4. Siamo in un momento di attesa e di risposte.

Mia figlia mi ha detto di chiederti in quale puntata ti vediamo dei Cesaroni, visto che nelle ultime due puntate, da quando hai litigato con Eva, sei uscita di scena?

Io tornerò ai Cesaroni la prossima puntata però devi dire a tua figlia che dopo questa puntata io non ci sarò più. E’ probabile che ci sia nella quarta serie.

Parliamo un po’ di Roma. Tu sei romana de Roma?

Si! Sono romana de Roma, come lo sono i miei genitori. Io amo Roma. Sono una a cui piace molto viaggiare, però quando torno nella mia città sento proprio l’aria di casa. Sentire la cadenza romana è fantastico, sentire la caciare di Roma e come sentirmi a casa. Io sono proprio caciarona, non sembra Gianfranco, ma mi piace fare caciara, come si dice a Roma. Di conseguenza Roma mi ha dato tante possibilità di lavoro che altri ragazzi, di altre città più piccole, territorialmente parlando, non hanno purtroppo. Quindi Roma è una metropoli a 360 gradi che ti permette davvero tanto.

In quale zona di Roma hai abitato?

Io sono nata al San Camillo di Roma e allora i miei abitavano in via Bravetta e poi mi sono trasferita a Casal Palocco e ora mi trovo all’Infernetto, quindi mi sono un po’ allontanata da Roma, più che altro mi sono allontanata dal traffico di Roma centrale.

Ho letto sul tuo sito che sei una grande tifosa…

Sono romanista sfegatata e quando posso vado allo stadio. C’è stato l’anno dello scudetto che ero lì, tutte le domeniche, a fare i cori e ad urlare. Quest’anno c’è un po’ meno da urlare (risata), però va bene così. Ci sono dei momenti di alti e bassi, pero sempre “Forza Roma”.

Come vivi la Roma by night?

Io adoro andare in discoteca e questo mi deriva dal fatto che, come dicevo prima, ballo da quando avevo 6 anni. Quindi sarebbe il colmo che non mi piacesse ballare in discoteca, poi ti ripeto, sono caciarona e quindi sono un instancabile ballerina delle discoteche. Ho un buon rapporto con la Roma by night. Ci sono locali che mi piacciono molto, altri meno. Non mi piacciono quei posti dove trovi delle persone che sono lì solo per creare dei problemi, per fare casino. Si dovrebbe fare una selezione che magari vada a barrare l’entrata a persone che vogliono fare solo casino o creare problemi, e soprattutto un pochino più di controllo per quanto riguarda la droga, perché se ne vedono di tutti i colori.

C’è una Roma che ti da’ fastidio, Roberta?

No! Posso dire che non mi piacciono le persone che ostentano troppo la romanità, quelli che vogliono far vedere a tutti i costi di essere romani. Questo è un po’ come tutte le città, cioè il milanese che ostenta troppo di essere di Milano, il napoletano che ostenta troppo di essere di Napoli, ecc… Non mi piace l’esagerazione e non mi piace che Roma a volte venga accomunata alla definizione di coatto, perché il coatto c’è ovunque. Il coatto c’è a Milano, il coatto c’è a Torino, c’è a Napoli e c’è Bolzano. Non mi piace quando al romano si  dà la definizione di coatto. Il romano non è coatto, è diverso e sono due cose completamente diverse.

Nei momenti liberi quale zona di Roma ami frequentare?

Principalmente quella in cui abito, perché c’è meno problema di traffico, c’è più verde, volendo si può girare tranquillamente a piedi o in bicicletta senza incappare nel traffico caotico o venir assalito dallo smog che ti prende la gola. Frequento Ostia d’estate. Mi piace la vita notturna estiva di Ostia che trovo molto elevata, molto bella organizzata bene e piena di bei locali. Comunque amo non allontanarmi dall’Infernetto perché c’è parecchio verde, c’è aria buona, ecc… Quando però mi prende il desiderio di cambiare posto, prendo la macchina o la metro e me ne vado a via del Corso, piazza di Spagna, piazza Navona e mi faccio delle belle passeggiate in mezzo alla storia e alla bellezza di questa città.