Sylvie Lubamba (showgirl)    Frascati (Roma) 1.10.2009

                  Intervista di Gianfranco Gramola

La più prorompente, spiritosa, esuberante starlet del palcoscenico televisivo italiano

Per contatti con la fotomodella l’e - mail della sua agenzia è cda@studiodinardo.com       

Originaria di Firenze (nata il 29 febbraio del 1972), Sylvie Lubamba cresce come indossatrice grazie alle sue prosperose misure fisiche, che le hanno permesso di partecipare a “Miss Italia” vincendo la fascia di “Miss Toscana”. Tra le tantissime riviste per cui ha sfilato ci sono Boss, Panorama, Visto, Oggi, Grand Hotel, Tv Sorrisi e Canzoni, Donna Moderna, L’Espresso e Epoca. Apparsa nel 1990 nello spot del “Caffé Kimbo” al fianco nientemeno che di Pippo Baudo, Silvie ha partecipato attivamente in film come “Ivo il tardivo” di Benvenuti, “Finalmente soli” di Marino, “Figli di Annibale” del grande Ferrario, “Fughe da fermo” di Nesi, “Chiavi in mano” di Laurenti e altri, mettendo in mostra le sue discrete doti di recitazione. Ma è in televisione che da libero sfogo a tutta le sua verve e simpatia senza seguire un rigido copione. Prima di diventare la suprema regina di “Markette” (il programma di Chambretti su La7), partecipa a diversi importanti programmi sia in Rai che in Mediaset: tra i tanti si ricordano “Su le mani”, “Caffé italiano”, “Beato tra le donne”, “Fragole e mambo”, “Fenomeni”, “Sotto traccia”, “Quelli che il calcio”, “Maurizio Costanzo Show”, “Striscia la notizia”, “Guida al campionato” a “Tappeto volante”. Non manca nemmeno una visita da Marzullo a “Sottovoce”.

Televisione

- "Caffè italiano" condotto da Elisabetta Gardini Rai Uno
- "Miss Italia" condotto da Fabrizio Frizzi - Vincitrice del Concorso di Miss Toscana
- "Beato fra le donne" condotto da Paolo Bonolis Rai Uno
- "Su le mani" condotto da Carlo Conti - Ballerina Rai Uno
- "Prima" condotto da Simonetta Martone
- "L°ultimo concerto" regia di F. Laudadio Rai Due
- "Fragole e Mambo - La vita in diretta" condotto da Michele Cucuzza Rai Due
- "Fenomeni" condotto da Piero Chiambretti Rai Due
- "Sotto traccia" condotto da Ugo Gregoretti Rai Tre
- "Quelli che il calcio"condotto da F. Fazio Rai Tre
- "Alle cinque della sera" condotto da Marta Flavi Rai Tre
- "Maurizio Costanzo show" Canale 5
- "Quei due sul varano" con Lello Arena ed Enzo Iacchetti, regia di A. Ricci
- "Guida al Campionato" condotto da Gene Gnocchi Italia 1
- "Tappeto volante" condotto da Luciano Rispoli
- "Il caffè della Domenica" condotto da Alain Elkan e A. Pancani
- "Casa Mosca" Telenova
- "Presentatrice di un programma sportivo su Rete Locale"
- "Markette" con Piero Chiambretti su la 7

Cinema:

- "Ivo il tardivo" regia di A. Benvenuti
- "Chiavi in mano" regia di M. Laurenti
- "Finalmente soli" regia di U. Marino
- "Figli di Annibale" regia di D. Ferrario, con D. Abatantuono e S. Orlando
- "Fughe da fermo" regia di E. Nesi

Ha detto:

- Nel mondo della politica ci sono tantissimi gay, tantissimi bisex e anche… trisex, cioè quelli che vanno con i transgender. Questo accade tanto a destra quanto a sinistra che al centro.

- Provocare è il mio motto. Mi piacciono gli uomini, ma l'idea di giocare con le donne mi stuzzica parecchio.

- Agli inizi mi davo da fare come deejay. Dovevo mantenermi l’affitto dell’appartamento di Firenze, il cellulare, i viaggi per fare i vari provini a Roma e Milano.

- Sono così esagerata, trasgressiva, incontenibile... insomma, sono proprio una “patata bollente”.

- Piaccio perché sono diretta, spontanea e a volte ho un comportamento al di sopra delle righe. Inoltre non giudico e non ho pregiudizi e, quindi, con me i gay si sentono a loro agio e più liberi di esternare il loro modo di essere

- I leghisti sono macchine da sesso. Sono maschi e ce l’hanno duro. Posso confermarlo, anche se tra me e loro non c’è stato assolutamente nulla.

Curiosità

- Ha frequentato un corso di 5 anni di danza classica e danza jazz e un corso di indossatrice, inoltre adora calcio e nuoto che pratica costantemente e si diletta anche nella nobile arte del canto. Ha frequentato e finito con successo la scuola di  ragioneria.

- E’ stata scartata nel '92 dalle finali di Miss Italia perché aveva fatto dei servizi un po’ spinti e già pubblicati sui giornali.

- Ha lavorato nel night club «Il gatto e la volpe» di Lavis (Trento), come deejay.

- Oltre all’italiano (e al toscano), parla correntemente l’inglese e il francese.

- Oltre a fare la show girl, Sylvie è anche indossatrice, ballerina e modella.

- E’ militante della Lega Nord.

Intervista

L’esuberanza innata e diretta, talvolta al limite del trash, oltre alla personalità simpatica ed estroversa, sta attualmente regalando un periodo di grande successo alla showgirl congo - fiorentina Silvì (come la chiama sua mamma) Lubamba.        

Mi vuoi parlare del reality che stai conducendo, Sylvie?

Il titolo è “Twelve Girl” che tradotto in italiano significa dodici ragazze. Il reality è condotto da me e da Fabrizio Ducci e si tratta di dodici modelle non professioniste, chiuse in una villa fuori Roma (Frascati, ndr.) e la vincitrice vince un contratto di lavoro e poi la possibilità di fare un calendario, che probabilmente sarà allegato ad un rotocalco del quale non si sa ancora la testata, se è “Di Tutto – Vip – Vero – Stop, ecc… E’ certo che sarà un giornale di gossip.

Quante puntate sono previste?

Quante sono, non lo so. Noi siamo partiti il 16 settembre, a facciamo una puntata a settimana, il mercoledì e finisce a luglio, quindi quasi nove mesi. E’ un parto (risata). Un reality molto lungo. Battiamo anche il Grande Fratello che dura cinque mesi.

Com’è nata la tua passione per lo spettacolo, Lubamba?

Io ho 37 anni e la mia passione per lo spettacolo, a conti fatti, è nata 17 anni fa, quindi a 20 anni.

Hai qualcuno nella tua famiglia che lavora nello spettacolo?

No! Nella mia famiglia non c’è nessuno che fa questo lavoro. Io ho partecipato a Miss Italia nel 1992 e dopo sono stata scelta per la pubblicità del caffè Kimbo con il mitico Pippo Baudo. A quei tempi avevo 18 anni e non pensavo minimamente alla televisione. Mi interessava stare bene con gli amici, con i compagni di scuola e con il fidanzatino di allora e soprattutto studiare e finire la scuola. A differenza delle diciottenni di adesso che quando capita un’occasione del genere, mollano tutto. Io invece ho avuto la certezza intellettuale ed una educazione famigliare di non lasciare la scuola e di terminare i miei progetti. Come dicevo prima, ho partecipato a Miss Italia, sono stata Miss Toscana e da lì è scattata la passione per la televisione. Sono stata la prima ragazza di colore a partecipare ad un concorso di bellezza e per questo ho attirato l’attenzione della stampa, di molte televisioni e questa è stata la mia prima  esperienza in Tv in maniera così importante e con uno spazio notevole. E allora sono rimasta anch’io drogata dal tubo catodico e ho voluto approfondire. Dopo il concorso di bellezza, dalla quale sono stata squalificata, mi sono rimboccata le maniche e mi sono fatta consigliare. Gli organizzatori di Miss Italia mi hanno detto:”Ma Sylvie, sei negra, parli perfettamente l’italiano e anche il toscano. Questa è una particolarità che non c’è nel mondo dello spettacolo. Buttati, approfondisci perché secondo noi raggiungeresti una certa popolarità e notorietà”. Questo consiglio mi piaceva e mi allettava e allora mi sono detta che i tempi erano maturi, l’idea mi piaceva, l’Università posso lasciarla e riprenderla quando voglio e allora mi sono buttata a capofitto. I primi tempi facevo la spola Firenze – Roma, Firenze – Milano. Con tutte le spese e le difficoltà che non ti dico.

E poi è arrivato il successo. Ma la popolarità ti dà fastidio o ti piace?

Certo che mi piace. A chi non piace?  Anche perché ho scelto io di lavorare nel mondo della televisione. Sarebbe un controsenso dire che mi dà noia, mi dà fastidio, tutta questa gente, tutti questi fotografi e paparazzi. Se cerchi la tranquillità e la privacy cercati un altro lavoro. Vai a lavorare in ufficio o alle Poste. In questo mondo c’è molta incoerenza, ci sono molti che si lamentano della mancanza di privacy ma nessuno ti obbliga a fare l’attore, nessuno ti obbliga ad andare in vacanza a Porto Cervo o a Forte dei Marmi. Volendo uno si può isolare, frequentando altri luoghi. Ci sono certi posti dove uno ama farsi riconoscere e dove ama essere coccolato.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No! Perché Chiambretti ha usato il mio cognome Lubamba come nome d‘arte e va bene così.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Il mio difetto è che sono un’inguaribile ritardataria, purtroppo non riesco ad essere puntuale. Non è una cosa corretta, specialmente per chi mi attende. Il pregio è che ho un’infinita comprensione pazienza.

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Mi è rimasto impresso quello di una signora che ho incontrato a Milano. Mi ha fermato e mi ha detto:” Sa signora Lubamba, io ho vissuto un periodo molto brutto, e allora la sera dopo mezzanotte, accendevo la Tv, mi collegavo con lei e quando la vedevo mi faceva sorridere e mi faceva stare bene, stare meglio”. Questo per me è stato un bellissimo complimento, perché vuol dire che attraverso la televisione riesco a trasmettere gioia ed emozioni. Alleviare i momenti bui della vita del telespettatore con un po’ di positività, per me è il massimo. Una grande soddisfazione. Poi ci sono anche quelli che mi dicono:”Come sei bella – Parli perfettamente l’italiano, ecc…”. Sono complimenti molto banali.

Hai detto in un’intervista che provocare è il tuo motto. Qual è la tua prossima provocazione, Lubamba?

Caro Gianfranco, il reality che io conduco è tutta una provocazione. Io sono la conduttrice e il cast è tutto al femminile. Attraverso questo reality voglio dimostrare che non è vero che fra donne non c’è solidarietà e complicità. Per me questo lavoro è tutta una provocazione.

Qual è il tuo lato più sexy?

A parte il mio corpo, la fisicità esageratamente prorompente, seno prosperoso compreso (risata), direi la mia voce, il mio modo di interagire e dell’approccio con gli altri, il mio modo di fare. Tutti mi dicono che sono sexy perché sono simpatica e nello stesso tempo attraente e irresistibile. Ma anche il mio modo di ridere è sexy (risata). Come anche il mio modo di vestire un po’ succinto.

Hai un sogno nel cassetto?

Si! Adesso sono contenta di fare questa esperienza di conduttrice di “Twelve Girl” per Sky e che, fra l’altro, si vede anche sul digitale terrestre. Diciamo che dopo questa esperienza, mi piacerebbe riapprodare nei canali Rai o Mediaset e fare la presentatrice.

Parliamo di Roma?

Roma è una bellissima città. Più bella di Milano sicuramente, però dal punto di vista lavorativo è un po’ troppo lenta. Diciamo che a Roma raggiungi l’obiettivo, però devi fare un giuro più lungo e con calma. Milano invece è molto più efficiente, più veloce.

Come ti trovi in mezzo ai romani?

Diciamo che i romani, nei miei confronti, sono molto coloriti (risata). Avranno sicuramente qualche difetto, però adesso lavoro a Roma e non posso sputare nel piatto dove mangio (risata). Diciamo che mi trovo molto bene con loro, perché sono allegri  e sono persone a cui piace vivere. Poi a Roma c’è un clima stupendo. 

Per un’artista Roma cosa rappresenta?

Per chi vuole fare televisione e soprattutto fare cinema, Roma è la città giusta, ma anche Milano non è male per la televisione, la moda e la musica.

Hai mai pensato di affrontare qualche altra attività artistica, tipo il teatro?

Si! C’ho pensato. Ho debuttato come presentatrice il 16 settembre e un po’ di teatro migliorerebbero le mie performance. Il teatro è una grande scuola di memoria e di concentrazione. Certo mi piacerebbe tantissimo fare teatro, ma purtroppo non mi chiama nessuno (risata).