Roberto Ciufoli (attore)      Milano 2.10.2021

                        Intervista di Gianfranco Gramola

Si apre con un bel quesito "IL TEST", la nuova commedia interpretata da Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi

Roberto Ciufoli, nato a Roma nel 1960, inizia la sua avventura artistica nel 1981 fondando con altri 9 colleghi “L'Allegra Brigata”, con la quale condividerà 5 Spettacoli e 2 edizioni del G. B. Show. Nel 1986, con Francesca Draghetti, Tiziana Foschi e Pino Insegno, forma il gruppo comico La Premiata Ditta che debutta in RAI partecipando alle trasmissioni Pronto, chi gioca? e Pronto, è la Rai? vero e proprio trampolino di lancio del quartetto comico verso la popolarità. Successivamente partecipano a numerose trasmissioni per le reti RAI tra cui Jeans 2 e Chi tiriamo in ballo, mentre nei primi anni novanta partecipano a trasmissioni più popolari come E saranno famosi e Ricomincio da due entrambi in onda su Rai 2. In seguito partecipano ad altre trasmissioni come I cervelloni condotto da Paolo Bonolis su Rai 1, e Vita da cani in onda su Rai 2. Il grandissimo successo arriva all'inizio degli anni 2000 con la sitcom Finché c'è ditta c'è speranza e con il programma Premiata Teleditta, in cui il quartetto si esibisce interpretando in maniera irriverente le produzioni televisive di successo del periodo. Il programma ebbe un buon successo e fu riproposta una seconda serie nel 2001. Nell'autunno 2005 torna in Mediaset con lo spettacolo comico Premiata Teleditta nuovamente assieme alla Premiata Ditta e partecipa alla seconda edizione de La talpa, dove arriva in finale e si classifica al secondo posto al televoto per la vittoria contro Gianni Sperti. Nel marzo 2011 si è sposato con Theodora Bugel. Nel 2016 è in scena al Teatro Eliseo con Americani - Glengarry Glen Ross di David Mamet diretto da Sergio Rubini con Gianmarco Tognazzi, Francesco Montanari, Gianluca Gobbi e Giuseppe Manfridi. Nel 2017 è in tour con Sabbie Mobili diretto da Alessandro Benvenuti e contemporaneamente impegnato nelle riprese della serie tv Rocco Schiavone. Nel 2021 partecipa alla quindicesima edizione de L'isola dei famosi, condotta da Ilary Blasi, venendo eliminato in semifinale al televoto di ripescaggio per la finale contro Beatrice Marchetti e Isolde Kostner.

Intervista

Finalmente si comincia a lavorare anche in teatro Roberto. Mi racconti la trama della commedia “Il test”, di cui curi anche la regia?

E’ una commedia con due coppie, io, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi, che affrontano una dinamica di scontro che parte da una domanda che sembra abbastanza semplice, banale e inoffensiva, che è quella del “E’ meglio l’uovo oggi o la gallina domani?”. Nel nostro caso è “Preferiresti avere 100 mila euro oggi o un milione di euro fra 10 anni?”. E questa domanda fa scatenare un inferno fra le due coppie, che sono due coppie di amici di lunga data, che si trovano a casa di una delle due coppie e da ciò si scoprono anche dei lati del carattere di ognuno dei presenti in scena, che magari non si conoscevano. Quindi si scatena un vero e proprio terremoto per il quale, non voglio anticipare la trama, ma le coppie avranno un sussulto da cui non si  riprenderanno.

Ieri c’è stato il debutto. Poi?

Si, ieri c’è stato il debutto, è andato molto bene e poi seguirà una tournée. Staremo tre settimane qui a Milano, poi continueremo con Modena, Ostia e poi Bologna e tante altre città.

Come hai vissuto la chiusura dei teatri a causa della pandemia?

L’ho vissuta male, perché l’ho trovata assolutamente ingiusta e ho avuto la conferma di come noi siamo considerati, ma non dal pubblico, perché il pubblico invece ha bisogno di vivere questo rito, che è quello dello spettacolo nell’insieme. Siamo proprio stati trattati come un nulla dalle istituzioni e da chi invece al contrario dovrebbe cercare di occuparsi di un settore come quello della cultura in generale, dello spettacolo  dal vivo in particolare e invece al contrario non considera l’importanza dello spettacolo. Perciò sono rimasto male, prima di tutto per l’impossibilità di esprimermi, di vivere quella emozione che per me è vitale, perché il palcoscenico è la mia vita e poi di restituire le emozioni al pubblico. Ma purtroppo abbiamo delle istituzioni assenti.

Dopo questo spettacolo quali sono le tue idee, i tuoi progetti per il futuro?

I miei progetti per il futuro sono quelli di riuscire a fare qualcosa di buono e di continuare a pensare che la cosa migliore sarà la prossima che arriva. Perciò non accontentarsi di quello che si è fatto e di riuscire a realizzare qualcosa di buono e di nuovo. Quindi ambizioni ce ne sono tante, progetti ce ne sono vari e diffusi, quindi ancora spettacoli, set cinematografici e anche televisivi. Tante cose che si devono realizzare, ma preferirei parlare del concreto perché i sogni ci portano avanti, ma purtroppo qualcuno rimane solo un sogno e altri si realizzano.

Com’è nata la tua passione per la recitazione? Hai artisti in famiglia?

No, nessun artista in famiglia. Sono stato il primo per quanto riguarda la televisione. I miei genitori per me pensavano un futuro completamente diverso da quello che poi ho fatto. Mio papà faceva il rappresentante, l’agente di commercio e mia mamma la casalinga. Io sono del 1960 e a quei tempi l’aspirazione dei genitori era quello dei figli sistemati, con il posto fisso, magari in banca, che all’epoca il lavoro in banca sembrava fosse il traguardo a cui aspirare, però non era il mio lavoro. Sono riuscito a convincere mio padre ad avere fiducia, l’ha fatto e sono andato avanti per la mia strada. Come ho iniziato? Nel 1981 con altri 9 colleghi ho fondato “L’Allegra Brigata” e giravamo l’Italia con spettacoli teatrali. La vera svolta avviene un paio di anni dopo, quando insieme a Pino Insegno, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti, abbiamo fondato il quartetto comico La Premiata Ditta.

Difatti io ti ho conosciuto artisticamente con la Premiata Ditta. Tornerete insieme?

Non so se dirti si o no, nel senso che il nostro rapporto è molto buono, ci vogliamo bene e non c’è mai stata una rottura nei rapporti. Ci sono altre attività che facciamo singolarmente. Quindi ora per rimetterci insieme, abbiamo bisogno di creare i presupposti per poter riproporre qualcosa. Ma visto che siamo sempre stati molto esigenti in quello che facevamo, se ci sarà una riproposta, che potrebbe anche esserci, saremo felici di tornare insieme, anche perché oramai le reunion sono all’ordine del giorno. In ogni caso sarà quando avremo qualcosa di buono e di nuovo da proporre e pensiamo sinceramente di avere ancora qualcosa da dire. Al momento stiamo viaggiando su binari separati, ma non distanti.

Oltre alla recitazione curi degli hobby, degli interessi nella vita?

Parecchi. Una cosa che mi ha sempre appassionato è lo sport, dal quale provengo. All’epoca avevo solo un diploma, ora ho una laurea, sono diplomato. Lo sport, il corpo, il movimento è sempre stato una cosa alla base della mia vita e che mi ha riportato anche in varie situazioni, proprio pensando a come il corpo possa esprimersi. Poi oltre la famiglia ho altri interessi come l’arte e la musica. Amo l’arte in generale, mi ha sempre affascinato e continua a farlo.

Come ricordi l’esperienza dell’Isola dei Famosi?

La ricordo come un’esperienza tostissima, molto forte e che ha avuto effetti positivi e altri aspetti che penso potevano essere raccontati in un’altra maniera. Credo che ci sia stata poca attenzione nel racconto di un’esperienza del genere, che potrebbe essere ancora interessante, che si superasse finalmente il pensiero del trash raccontato in litigate, in contrasti, in persone che valgono soltanto per le litigate che fanno.

Ti piacerebbe partecipare ad un “Ballando con le stelle” o ad un “Grande Fratello Vip”? 

No, il “Grande Fratelli Vip” non lo farei neanche sotto minaccia, mentre “Ballando con le stelle” lo farei molto volentieri, però so che là c’è un limite da parte di Milly Carlucci che ha sempre voluto fare un “Ballando con le stelle” con personaggi che non avevano mai partecipato a dei reality. Purtroppo non lo farò mai, però mi sarebbe piaciuto, anche perché mi piace ballare e mi piace molto quel programma.

Tanti anni di carriera e tante soddisfazioni. 

Tante soddisfazioni e quella più grande è quella di aver fatto tanti anni di carriera. Ciao.