Francesco Facchinetti (d.j – cantante)      Mariano Comense (Co) 8.9.2007

                 Intervista di Gianfranco Gramola

Dalla "Canzone del Capitano" a "X Factor" 

Il sito ufficiale è www.francescofacchinetti.it  

Francesco è nato a Milano il 2 maggio del 1980. Figlio del tastierista dei Pooh, Roby Facchinetti, inizia la sua carriera come deejay all'età di 15 anni sulle frequenze di Radio Cantù, per poi passare, nel 2002, in radio a RTL 102.5 e nel 2003, con la Canzone del capitano, viene premiato con il disco d’oro. Inoltre Salta entra nelle 5 nomination dell’Italian Music Awards 2003, come “rivelazione dell’anno”. Nel 2004 partecipa al Festival di Sanremo con Era bellissimo, dove viene premiato con il disco d’oro. Esce il suo primo album, con il titolo Bella di Padella, e viene premiato con il disco di platino. Nello stesso anno partecipa all’Isola dei Famosi, dove conosce e si innamora della modella Aida Yespica, con cui in futuro avrà una storia. Doppia il protagonista Rodney del film d’animazione Robots. Scrive la colonna sonora della versione italiana del film dal titolo Ridere Ridere, e viene premiato con il disco d’oro. Nel 2005 si ripresenta al 55° edizione del Festival di Sanremo con Francesca e viene premiato con il disco d’oro. Nell’aprile 2005, esce il suo secondo album: Il mondo di Francesca. La sua Dinamo,è la sigla della nuova edizione di “Campioni”, il reality show sul calcio, di Italia 1. Poi Dj Francesco parte per una vacanza di aggiornamento. New York, Miami e Los Angeles gli regalano nuova ispirazione: presta la voce al “Peter Pan”, un Musical interpretato sul ghiaccio dagli “Holiday on Ice”. Ma la sua nuova immagine nasce da un diverso approccio al lavoro e alla vita: serietà, voglia di fare, coscienza di sé. Decide di tornare alla radio, sua grande passione, a RTL 102. 5. A giugno 2006, Francesco torna alla musica: esce il suo nuovo singolo Non cado più che racconta il dolore per una storia d’amore che è finita e la voglia di ricominciare, ripartendo da se stessi. E’ un disco diverso dai precedenti: da qualche mese e soprattutto in occasione dell’uscita di questo lavoro Francesco che ha rinunciato all’appellativo di “dj”, si sente cambiato e pronto ad intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. A settembre, dopo un’estate in cui Non cado più ha scalato le classifiche di vendita arrivando nei Top 20 e raggiungendo il disco d’oro, Francesco inaugura un’altra avventura radiofonica a RTL 102.5, quella di “Protagonisti”, che lo vede a fianco di Roberto Uggeri. Il programma è il più ascoltato d’Italia nella fascia 19.00-21.00. A ottobre il singolo Non cado più si aggiudica il disco d’oro. A febbraio 2007 Francesco partecipa alla 57° edizione del Festival di Sanremo insieme al padre Roby Facchinetti con il brano Vivere Normale. Arriva all’ottavo posto. Il 2 marzo esce il terzo album dal titolo Vivere Normale che contiene anche il singolo sanremese. A maggio arriva il secondo singolo di Francesco:  Amante e regina. Il 30 giugno Francesco ha intrapreso la sua prima esperienza come presentatore di un programma televisivo, conducendo i “Venice  Music Awards” insieme a Gaia De Laurentiis. Inoltre da luglio scrive per il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni intervistando tutte le settimane personaggi del mondo dello spettacolo, musica, sport e politica. Dal 17 agosto è in rotazione su tutti i network Superman,  il terzo singolo dell’album “Vivere Normale”. Dal 19 settembre 2007, Francesco sarà l’inviato dell’Isola dei Famosi 5.

Ha detto:

- Sto scrivendo un libro che si intitolerà “Venticinque anni di cazzate”, dove voglio raccontare la storia di un ragazzo degli anni ’80, passato attraverso varie peripezie, partendo dai primi problemi, le cavolate a scuola, le ragazze, le influenze dei cambiamenti tecnologici… insomma, tutte le caratteristiche e le vicende dei ragazzi della mia generazione, la generazione dei prossimi “adulti” che avranno in mano il mondo.

- Il dj è una persona che passa la vita ad ascoltare quello che dice la gente per poi raccontarlo a sua volta. Senza falsa modestia, io credo di saperlo fare piuttosto bene.

- Da buon giornalista voglio tirare fuori il lato oscuro delle persone. In ogni persona c’è un lato B interessante e a volte perfino migliore del lato A.

- Seguivo mio padre nei concerti con i Pooh. Ricordo che a 15 anni, mi trovavo dietro le quinte e annoiato ho staccato la spina e sul palco si è spento tutto.

- Condivide la sua casa di Mariano Comense, con  Daniele Battaglia, figlio di un altro musicista dei Pooh.

Curiosità

- E’ un tifoso dell’Inter e un appassionato di tutti i videogiochi: a casa ne ha una collezione!

- Ama il cinema, il suo film preferito è “I Goonies” di Spielberg, storia fantastica di ragazzi e pirati. L’attore che preferisce è Sean Penn, l’attrice Juliette Lewis, interprete di “Natural Born Killer”.

- Tutti i “Not disturb” degli Hotel in cui passa, entrano a far parte della sua personale “galleria”.

- “Il gabbiano Jonathan Livingstone” di Richard Bach e “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupèry sono le sue letture preferite.

- Da adolescente ha frequentato gli oratori di Comunione e liberazione, insegnando anche il catechismo ai bambini.

- La canzone del Capitano è un plagio di "El Capitan" degli OMC (che a sua volta era uguale ad un brano tradizionale americano).

Intervista

Dopo la sesta telefonata finalmente lo trovo libero da impegni. Ha lavorato tutto il giorno ad un programma. E’ molto impegnato e deve mantenere gli impegni presi, prima di partire per l’Isola, come inviato.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione artistica?

La mia più grande soddisfazione artistica, è stata sicuramente quella di andare a cantare con mio padre Roby, sul palco del Festival di Sanremo. E’ stato il momento più bello per me, anche il più faticoso a dire la verità, perché è logico che andare in una situazione del genere, con una coppia del genere, cioè padre e figlio, non è facile da capire. Però sono stato contento che quelli che volevo che arrivassero a contatto con la mia musica, abbiano gradito e mi hanno apprezzato. Poi vedere mio padre che è stata una persona che io ho sempre guardato da sotto i palchi di tutta Italia e trovarlo accanto a me a cantare sul palco, è stata una grandissima emozione.

Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te, Francesco?

I miei genitori mi hanno sempre lasciato fare quello che volevo. Mio padre è un musicista ed è contento che abbia seguito le sue orme, mia madre è un’armatrice, costruisce barche e quindi viene da un altro mondo. Devo dire che mi hanno sempre lasciato fare e mi hanno sempre dato spazio per poter scegliere quello che volevo, che desideravo. Io fin da piccolo desideravo fare musica. A 12 anni avevo un mio gruppo,  a 14 anni avevo la mia prima formazione seria, a 18 anni ho aperto un’etichetta indipendente, a 18 anni ho vinto il più grande concorso di musica rock che c’è in Italia, che si chiama Emergenza Rock, a 20 anni ho lavorato in una radio come RTL, a 22 anni ho avuto un grande successo con La canzone del Capitano, ecc… Insomma la musica è sempre stata nel mio sangue e i miei genitori mi hanno dato la possibilità  di seguire tranquillamente questa passione, di fare musica, senza nessuna pressione da parte della famiglia.

Il complimento più bello che hai ricevuto?

I complimenti più belli sono quelli delle persone che incontro per strada e che mi dicono:” Ciao Francesco! Cavolo. Fino ad oggi non mi stavi simpatico e adesso hai fatto questa canzone e ti ho scoperto come una persona simpatica”. Oppure ” Francesco, ti conoscevo come musicista, ma ora che ti ho conosciuto come persona, ho scoperto che sei un grande!”. Questi sono i complimenti più belli e sicuramente i più sinceri.

La cosa più cattiva che hanno detto di te?

Di cose cattive ne scrivono tante. Io sono uno di quelli che si carica di fronte alle cattiverie che arrivano. Io sono convinto che se metti tutti d’accordo, smetti di lavorare. Io sono un personaggio sincero e leale, che dice quello che pensa, che odia i falsi buonisti. Non sono uno che devo piacere a tutti per forza. Io ho le mie idee, sono fatto a un certo modo, nessuno mi cambia, neanche mio padre o mia madre, il mio pensiero è uno e se proprio devo cambiare idea, lo faccio perché l’ho deciso io. Per cui anche se leggo delle cattiverie tipo che sono raccomandato, che sono un figlio di papà o altre cose di questo genere, io me ne frego altamente. Io so che quelli grandi, ma grandi davvero, sono quelli che hanno combattuto fin dall’inizio con le cattiverie gratuite.  

Com’è il tuo rapporto con la Fede?

Ho un rapporto bellissimo. Ho fatto 8 anni di Collegio Arcivescovile, poi quando sono diventato adolescente ho fatto parte del gruppo dei DS. Sono molto credente, perché la Fede mi aiuta a trovare la forza di andare avanti, soprattutto quando sei in un momento di disperazione. La Fede ti tiene attaccato ad un qualcosa che è molto grande. Io durante l’anno ho dei momenti in cui vado ad Assisi o a Roma, diciamo,  per un pellegrinaggio, oppure sto con dei miei amici che hanno le mie stesse idee sulla Fede. Ci sono dei momenti, dei periodi durante l’anno, che tengo liberi appunto per dedicarli a chi sta lassù.

Qual è il tuo punto debole?

Ne ho tantissimi, Gianfranco, di punti deboli. Sicuramente sono uno che deve sempre stare concentrato, perché perdo la concentrazione facilmente, per cui devo cercare di essere sempre pieno di cose da fare, per non uscire dalle rotaie. Per cui io durante la giornata, mi invento tante di quelle cose, appunto per essere più concentrato. Questo è un mio punto debole ed anche una mia paura.

Fra un po’ parti per l’Isola. Prima ci sei andato come concorrente, ora come inviato. Mi dici chi te lo fa fare di partecipare a questo reality?

Per il fatto che io amo le prime volte. Vengo attratto da una cosa nuova, da una novità e devo farla per forza. E’ la prima volta difatti che faccio un reality da inviato. Poi quando c’è qualcuno che di me ha fiducia e questo qualcuno si chiama Gori e Simona Ventura, se dico di no mi uccidono (risata). Io sono abituato che quando uno veramente mi dà spazio, accetto sempre ben volentieri. Mi sembra quasi di tradire la persona che crede in me, nel dirgli di no.

Cosa ti mancherà sull’Isola?

Io sono un tipo abbastanza semplice, nel senso che amo stare nel mio paese, in compagnia degli amici, mi piace  stare in compagnia della mia mamma, fare due chiacchiere con papà, per cui mi mancheranno sicuramente gli affetti. Si! Mi mancheranno gli affetti, quelli che ogni giorno ti fanno sorridere, tipo i miei amici o la mia cuginetta piccola.

Sei stato in Trentino pochi giorni fa, esattamente a Molveno, per la presentazione del programma dell’Isola. Come ti sei trovato in mezzo alle mie montagne?

Mi è piaciuto molto il posto dove siamo stati. Amo il Trentino, come amo l’Alto Adige, anche perché sono un amante della montagna e per assurdo preferisco la montagna al mare. Sono un amante degli sport invernali e vado con lo snow board da ormai dieci anni. Sicuramente verrò da quelle parti a sciare. Molveno è un posto bellissimo ed ha delle montagne stupende.

Ti piace la cucina trentina?

Molto. Non so se è un piatto tipicamente trentino, però ho trovato stupendi i canederli. Poi sono appassionato di formaggi e nel Trentino ce ne sono parecchi, specie quelli che vengono dalle malghe sono ottimi e naturali. Poi mi piace molto anche il vostro speck che trovo straordinario, mangiato con il pane scuro, quello di segala.

Hai un sogno nel cassetto?

Si! Cambiare qualcosa, non della mia vita o della mia carriera, ma cambiare un po’ le cose che nel mondo vanno male.  

Siccome il mio sito è un omaggio a Roma, qualche domanda sulla Capitale devo fartela. Com’è il tuo rapporto con Roma?

Beh! Roma è la Capitale degli italiani e anche per noi di Milano, anche se vorremmo essere noi la Capitale, ma Roma è sempre la città eterna e quindi va bene così. Roma è la città dove puoi risentire e vedere gli sfarzi del grande impero romano. Roma è il posto giusto per chi vuole sfondare nel cinema o nella Tv o meglio è il posto dove hai più possibilità. Roma è il posto dove si fa il cinema, dove si fanno molti film, dove si fanno molte manifestazioni, dove c’è da divertirsi anche la notte. Adesso c’è anche la famosa Notte Bianca di Roma, dove per tutta la notte ci sono manifestazioni in tutte le zone di Roma. E’ bellissimo, questo. La gente esce e si diverte fino a tardi.

I romani, come li trovi?

I romani sono simpatici, sono cordiali. Sono delle persone che amano chiacchierare, amano stare in mezzo alla gente e all’aria aperta. E’ gente che ti fa sentire a proprio agio e parlando ti diverte, perché hanno la battuta sempre pronta e un senso dell’umorismo unico. A Milano, la gente si chiude nei locali, la sera, mentre a Roma, i romani amano vivere la città all’aria aperta, passeggiando e ai tavolini dei bar.

Ma c’è qualcosa di Roma che ti dà fastidio?

Si! Io sono interista e la Roma ci ha fregato la coppa Italia (risata). No! Non c’è niente che mi dà fastidio, anche perché a Roma ho moltissimi amici e quindi, quando posso, ci torno volentieri.